Raffinati e salutisti : la buona cucina specchio dell’Italia e degli italiani
Italiani sempre più vegetariani, salutisti e amanti dei cibi semplici. Lo rileva una ricerca specializzata incentrata sull’atteggiamento culturale del rapporto col cibo. Su tutto prevalgono bontà e genuinità dei cibi: la buona cucina e la buona alimentazione assicurano una buona salute. La tendenza principale è il ritorno alle origini e alla semplicità. Il nostro risulta essere il paese più a dieta d’Europa, ma gli italiani sono anche quelli che in ambito europeo vanno di più al ristorante e, a sorpresa, non sono tra coloro che amano di più la cucina ”di casa” . Oltre 2 italiani su 3 (il 67%) si dichiarano preoccupati degli ingredienti artificiali contenuti nei cibi e 1 su 5 ( il 21%, rispetto al 15% della media europea) vorrebbe sugli scaffali dei supermercati più alimenti composti da proteine di origine vegetale. Per il 66% dei consumatori italiani il cibo fatto in casa e’ considerato più sano e per il 62% piu’ sicuro, ma 1 italiano su 4 (il 25%) sceglie di andare al ristorante almeno una volta la settimana.
Il nostro è inoltre un Paese per metà perennemente a dieta per scelta o a causa di intolleranze: il 18% degli italiani evita i grassi e l’11% i carboidrati mentre un altro 9% evita dolci e zuccheri.Tra le allergie e le intolleranze più comuni si riscontrano quelle al lattosio e derivati (8%) e al glutine (5%).
Cambiano anche gli alimenti da preferire e da evitare, sulla base della loro efficacia specifica, a cominciare dai condimenti: sì ad aceto e senape, soia sotto osservazione .
Ma quanto conosciamo il cibo che mangiamo e le nostre abitudini alimentari? La risposta è in un questionario online che vuole dare “l’opportunità di mettersi alla prova e testare le proprie conoscenze su alimentazione quotidiana e trend alimentari in voga. Disponibile sul sito www.buonalavita.it, il questionario non approfondisce soltanto la questione delle intolleranze o delle diete particolari, ma tiene conto anche dei cambiamenti di alimentazione che possono intervenire nella vita di ognuno in base ai mutamenti della società. Per l’inventore americano Thomas Alva Edison, protagonista di alcune delle invenzioni fondamentali, come la lampada a incandescenza e la registrazione del suono, “Il dottore del futuro non darà medicine, ma motiverà i suoi pazienti ad avere cura del proprio corpo, alla dieta, ed alle cause e alla prevenzione delle malattie“