#Andiamoacomandare: Raggi e l’identikit dei poteri fortiRivoluzioni e involuzioni. Tutto fluttua sul web: da Fabio Rovazzi a Favij, al tormentone dell’amministrazione di Roma che non riesce ad amministrare.
Per la Capitale, il sogno iniziale dell’ “andiamo a comandare” dei Cinque Stelle si sta trasformando in un incubo, con la stessa velocità con la quale sulla rete si passa dalla positività di Rovazzi al nichilismo di Lorenzo Ostuni a.k.a, acronimo di “also known as“, cioè conosciuto anche come Favij .
Emersa dal nulla, tanto da far temere ai dietrologi di essere una sorta di precipitato dei poteri forti, Virginia Raggi è in realtà meno sprovveduta di quanto viene accusata di essere. Non si spiegherebbe altrimenti il frequente ruolo fiduciario di Presidente e componente del Cda di varie società svolto fino a pochi anni addietro per nome e per conto dello studio Sammarco- Previti.
Rapporti professionali ineccepibili, che potrebbero tuttavia rappresentare la traccia di ipotetici rapporti con i cosiddetti poteri forti di Roma.
Strong Powers capitolini rafforzatisi nonostante la crisi economica e politica degli ultimi anni:
- Gaetano Caltagirone, costruttore e editore, è uno dei pochi imprenditori europei che può disporre di una liquidità da un miliardo di euro.
- Aurelio Regina, dopo essere stato il cervello e il braccio operativo degli industriali romani, ha cominciato a brillare di luce propria. Siede in svariati Cda, Fondazioni, Banche, aziende che si occupano di cyber Security e in particolare della Egon Zhender, società di cacciatori di teste che seleziona rose di candidati per le nomine di vertici aziendali.
- Gianni Letta, sta traghettando tutto il know-how di rapporti e interessi riconducibili a Silvio Berlusconi e a Forza Italia al leader in pectore del centro destra, Stefano Parisi.
- Giovanni Malagò, Presidente del Coni e terminale di tutte le aspirazioni, ideali e siprattutto economiche della candidatura di Roma per le olimpiadi del 2024.
- Manlio Cerroni, definito il “profeta dei rifiuti”, novanta anni e molte rivincite in programma. Dopo Gaetano Caltagirone é l’imprenditore italiano che dispone di maggiori risorse finanziarie cash.