Russia e Ucraina ancora ai ferri corti
Anche se al limite dello scontro, la tensione tra Russia e Ucraina potrebbe rientrare in una classica smoke operation. La cortina fumogena di una delle periodiche “prove di forza” con le quali Mosca sembra voler saggiare la coesione e la reattività dell’Europa e dell’Alleanza Atlantica in particolare. Oppure attirare l’attenzione internazionale per distorglierla da una situazione critica che non intende far scoprire.
La genesi del conflitto fra Ucraina filo occidentale e quella russa del bacino del Dombass e della città di Karkov si trascina dagli orrori del nazismo prima e del successivo stalinismo ed è un alibi perfetto per la rinata potenza post sovietica di Putin.
L’unico rischio è che ai comandi locali del dispositivo militare aeronavale russo possa scappare la mano ed innescare una escalation automatica.
Le motivazioni del braccio di ferro con Kiev si capiranno meglio se, e in che modo, le tensioni rientreranno entro le prossime 24 ore. Raggiunto l’obiettivo della verifica o della copertura Mosca è infatti solita chiudere il confronto addossando con grande disinvoltura le proprie responsabilità agli interlocutori.