Bombe e missili per dare il colpo di grazia ai ribelli sopravvissuti al sisma. Raramente – ha denunciato il Governo inglese – la storia ha assistito ad atti disumani e vili talmente inimmaginabili come quelli del dittatore siriano di Bashar al-Assad che non ha esitato ad approfittare del devastante terremoto per bombardare alcune aree controllare dai gruppi d’opposizione ed, in particolare la città di Maree.
A rivelare l’attacco sferrato con razzi a media gittata e colpi di mortaio alcune fonti siriane e vari esponenti del governo britannico. Alicia Kearns, a capo del comitato per gli Affari Esteri di Londra, ha definito l’offensiva lanciata da Assad “spietata ed efferata” perché é stata sferrata ad appena due ore dal sisma che aveva già devastato la zona e la città di Maree.
“Attacco totalmente inaccettabile” secondo il Ministro degli Esteri britannico, James Cleverly, che ha annunciato nuove sanzioni contro il regime di Damasco. Nell’area c’é stata anche un’avanzata di carri armati e reparti corazzati dell’esercito di Damasco.
Un tragico silenzio incombe inoltre da giorni sui danni e le vittime provocati dal sisma nella provincia di Idlib, area del Nord-Ovest siriano in mano ai ribelli anti-Assad, dove almeno 3 milioni di civili sono da anni a rischio epidemie e un enorme campo profughi gestito dalla Croce Rossa turca ospita gli sfollati che Ankara non vuole che valichino il confine, spinti dagli attacchi di Assad.
La zona colpita dal terremoto al confine turco-siriano é l’epicentro della guerra civile che dal 2011 imperversa nel Paese governato da Bashar Assad, che nel 2000 ha preso il posto del padre, Hafiz al Assad, a sua volta in carica dal colpo di stato compiuto nel 1971.
A sostegno del regime di Damasco che stava per essere rovesciato dalle proteste popolari è intervenuta militarmente la Russia di Vladimir Putin, con bombardamenti a tappeto delle città ribelli e un contigente armato. Soprattutto fra i tiranni, l’allievo supera spesso il maestro…
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