Dal cuore alla faccia. Dai reni a fegato, polmoni, pancreas e intestino. Anche simultaneamente. La frontiera dei trapianti di organi corre lungo tutto il corpo umano e sta raggiungendo il confine che separa la vita dalla morte. Cioè il trapianto del cervello e la crioconservazione, non soltanto di ovuli, sperma e tessuti, ma anche di esseri umani.
L’evoluzione delle tecniche di espianto e reimpianto è talmente veloce e specializzata da aggiornare ogni giorno i livelli di perfezionamento. Pelle, ossa , tendini, cartilagine, cornee, valvole cardiache e vasi sanguigni. Un donatore unico può aiutare più pazienti. Lo evidenzia il successo del recentissimo trapianto multiplo simultaneo di polmoni, fegato e pancreas su un paziente 47enne, effettuato alle Molinette di Torino.
Ancora più recente il primo trapianto mondiale di vertebre umane, effettuato all’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna su un paziente di 77 anni affetto da cordoma, forma maligna di tumore osseo. Nell’inedito intervento chirurgico una parte di colonna vertebrale é stata sostituita da quattro vertebre umane. A guidare l’equipe operatoria il Direttore della chirurgia vertebrale a indirizzo oncologico e degenerativo del Rizzoli, Alessandro Gasbarrini. La banca del tessuto muscolo-scheletrico della Regione Emilia Romagna, che ha sede al Rizzoli, ha fornito le vertebre umane trapiantate al paziente.
Una realtà d’eccellenza, prima nata in Italia e la più importante per numero di tessuti conservati e distribuiti: oltre il 50 per cento del tessuto da donatore utilizzato in Italia arriva da qui. Ed é proprio grazie a tale disponibilità e alle competenze cliniche e specialistiche dell’ospedale felsineo che, tra le diverse possibili, é stata scelta questa procedura, adottata dopo la rimozione delle vertebre malate, la cosiddetta “vertebrectomia”, trattamento obbligato in casi come questo.
Di portata storica e rivoluzionario anche il trapianto di faccia effettuato nel settembre del 2018 all’Ospedale Sant’Andrea di Roma. La 49 enne sottoposta al trapianto del volto ha potuto superare gli effetti devastanti della neurofibromatosi di tipo 1, una malattia genetica che le aveva stravolto il viso fin da quando era una ragazzina.
Per il trapianto del cervello e della testa sono in corso esperimenti top secret, soprattutto in Cina. Gli unici successi tecnici sono stati registrati, finora, con trapianti fra cadaveri.
A parte le sconvolgenti implicazioni etiche, legali e scientifiche, ad impedire le connessioni neurologiche e vitali del trapianto di cervello o dell’intera testa, sono l’allaccio delle migliaia di nervi che si dipartono dai due monconi del midollo spinale, la temperatura della massa cerebrale e gli effetti collaterali, oltre che diretti, del rigetto.
Per sdrammatizzare basta ricordare la boutade dello scrittore americano George Ross Kirkpatrick, secondo il quale “la natura ha dato all’uomo due estremità: una su cui sedere e una con cui pensare. Fin da allora il successo o il fallimento sono dipesi da quella che ha usato di più.”
Fonte: Ansa