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Flash nella notte del conformismo
Primarie in Iowa da dilettanti allo sbaraglio. Colossale autogol dei democratici Usa che nello stato dell’Iowa hanno toppato organizzativamente il primo e tradizionalmente indicativo appuntamento delle primarie per scegliere il candidato che dovrà sfidare il Presidente uscente Donald Trump.
Un caos talmente insestricabile da fare beffardamente esclamare a Trump che il “caucus democratico é un “totale disastro”.
E’ quanto scrive su Twitter il Presidente statunitense per poi aggiungere: “Non funziona nulla, proprio come hanno gestito il Paese. Ricordate il sito web dell’Obamacare da 5 miliardi di dollari, che sarebbe dovuto costare il 2 per cento di quella cifra. L’unica persona che la notte scorsa può rivendicare una grandissima vittoria in Iowa sono io: Trump'”, conclude il capo della Casa Bianca.
Nell’Iowa la scelta del candidato democratico non avviene attraverso primarie vere e proprie, ma tramite i cosiddetti “caucus”: assemblee di elettori organizzate all’interno di palestre, scuole o chiese, della durata di qualche ora. La votazione degli esponenti del partito avviene per lo più per alzata di mano o conteggio. I caucus vengono organizzati solo in quattro Stati Usa: Nevada, North Dakota, Wyoming e Iowa. Il risultato dei caucus dell’Iowa offrirà informazioni interessanti su come proseguiràil dibattito dentro il Partito democratico, e spesso i risultati sono decisivi per far decollare, o affossare, una candidatura. 
Attualmente i candidati democratici ancora in corsa sono 11. Tra i più popolari l’ex vicepresidente Joe Biden, dato in testa in tutti i sondaggi, i senatori Elizabeth Warren e Bernie Sanders,l’ex sindaco di South Bend (Indiana) Pete Buttigieg e il magnate Michael Bloomberg.
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