L’eleganza dell’uscire di scena è la classe di non ritornare. Ma nonostante i precedenti politici Luigi Di Maio preferisce il concetto dell’eterno ritorno teorizzato da Nietzsche.
L’ex leader dei 5 Stelle e già vice Pemier e Ministro degli Esteri è stato indicato da Bruxelles quale inviato Ue per il Golfo Persico.

Per Josep Borrell, l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, una sorta di ministro degli Esteri dell’Ue, non ci sono dubbi: «dopo un’attenta valutazione considero Luigi Di Maio il candidato più adatto» all’incarico di inviato Ue per il Golfo ha scritto Borrell nella lettera inviata agli Stati membri per indicare la nomina dell’ex parlamentare italiano.
«In quanto ex ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio ha il necessario profilo politico a livello internazionale per questo ruolo», evidenzia Borrell.
Nella missiva ai Ventisette, l’Alto rappresentante sottolinea che «gli ampi contatti» di Di Maio «con i Paesi del Golfo gli permetteranno di impegnarsi con gli attori rilevanti al livello appropriato». «Dobbiamo mantenere lo slancio del nostro impegno rafforzato con il Golfo. Per questo conto sul sostegno a Di Maio per attuare la nostra partnership strategica con i partner del Golfo», aggiunge Borrell, proponendo la nomina dell’ex ministro degli Esteri come rappresentante speciale «per un periodo iniziale di 21 mesi, dal primo giugno 2023 fino al 28 febbraio del 2025».
Non rieletto in parlamento nonostante avesse guidato una animata scissione dai 5Stelle e fondato un partito, “Impegno Civico” rimasto molto al di sotto della soglia di sbarramento del 3 %, e soprattutto perché per una sorta di nemesi politica é stato battuto nel collegio di Napoli Fuorigrotta dall’ex ministro grillino un tempo suo fedelissimo, Sergio Costa, Di Maio è rimasto per sette mesi ai margini della politica. Tranne per qualche intervento sul Foglio e a un talk show.
Complessivamente sono nove le rappresentanze speciali europee, tra cui quella per il Sahel affidata all’italiana Emanuela Del Re, ex viceministra degli Esteri. Di Maio con questo nuovo incarico dovrebbe guadagnare circa 12mila euro netti al mese, con regime fiscale agevolato e la copertura totale delle spese di staff.
Pesanti le valutazioni della maggioranza di Governo, che con il Ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva espresso parere contrario alla nomina di Di Maio.
“Gli Italiani hanno votato: hanno scelto e continuano a scegliere il centrodestra, non sinistra o grillini. Quella di Bruxelles è una indicazione vergognosa, un insulto all’Italia ed a migliaia di diplomatici in gamba”, hanno commentato ambienti della Lega.
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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1