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Crisi: quattro mosse per tre soluzioni

Sulla scacchiera della crisi le mosse saranno veloci e oltre alla formazione del Governo riguarderanno Parlamento e istituzioni.

Tre le soluzioni possibili: Conte ter, Governo Fico, esecutivo istituzionale

Dietro i quattro protagonisti, Roberto Fico, Giuseppe Conte, Nicola Zingaretti e Matteo Renzi si scorgono gli scenari convulsi del Movimento 5 Stelle e del Pd, l’attenzione di Italia Viva e soprattutto la preoccupazione e l’urgenza del Quirinale per l’esito del mandato esplorativo affidato al Presidente della Camera.Crisi quattro mosse per tre soluzioni

Giuseppe Conte si muove con estrema cautela dietro le quinte per tentare di svolgere il ruolo di regista ombra del mandato esplorativo. E’ consapevole della trasfigurazione politica in atto dalle dimissioni da Premier. Trasfigurazione che da punto di equilibrio lo ha trasformato in possibile ostacolo dell’eventuale compromesso risolutivo. Sarebbe disponibile a un incontro diretto con Renzi per un chiarimento effettivo che, sulla base delle trattative fra Fico e i renziani, si concluda con la garanzia che non vi siano ulteriori colpi di coda da parte del leader di Italia Viva. Rispetto ai 5 Stelle e al Pd, Conte e Renzi sono del resto accomunati da una singolare coincidenza politica: sono dei leader senza partito, mentre grillini e dem sono partiti senza leader.Crisi quattro mosse per tre soluzioni

Roberto Fico andrà diretto al punto cruciale della crisi: la disponibilità e le richieste di Renzi per rientrare a pieno titolo nella maggioranza che dovrà sorreggere l’eventuale Conte ter. Al leader di Italia Viva potrebbe essere illustrato il seguente scenario: ultima parola sul recovery plan, compresa eventuale cabina di regia, due ministeri uno dei quali a scelta fra difesa, infrastrutture, scuola e sviluppo economico, e nomina di alcuni sottosegretari, legge elettorale proporzionale, trasferimento di Bonafede dalla Giustizia ad un altro dicastero, probabilmente quello dell’Ambiente, ma accantonamento delle problematiche sulla giustizia al dopo pandemia. Al Pd, assieme al Ministero della Giustizia, dovrebbe essere offerto quello che il Nazareno già chiede da mesi: il vice Premier.Crisi quattro mosse per tre soluzioni

Matteo Renzi se non sbaglia mosse, sulla carta potrebbe avere la partita in mano, ma non l’ha ancora vinta perché la tattica del leader di Italia Viva sembra essere sempre quella del mordi e spacca. Alle proposte di Fico, Renzi potrebbe replicare prospettando al Presidente della Camera di vederlo non come esploratore, ma piuttosto come nuovo Premier di un governo di autentica svolta con ampia maggioranza. Perché rischiare di far saltare tutto quando la soluzione è già incardinata ? cioé  un Governo Fico che risolve le tensioni politiche e affronta le emergenze con un impatto che il Conte ter non potrebbe in ogni caso avere, per tutte le spaccature che potrebbero riesplodere. Oggettivamente Fico a Palazzo Chigi rappresenterebbe inoltre la migliore garanzia di continuità e di stabilità anche per il Movimento 5 Stelle, lo compatterebbe e galvanizzerebbe in vista della scadenza elettorale del 2023. E se Fico gli obietta di Conte, Renzi potrebbe proporre di utilizzare al meglio l’esperienza del Premier dimissionario al Ministero degli Esteri, come hanno fatto numerosi Presidenti del Consiglio del recente passato che da Palazzo Chigi sono passati alla Farnesina. Per la giustizia Renzi potrebbe infine concordare con Fico, ma probabilmente proporre per via Arenula l’indiscutibile nomina di garanzia dell’ex Presidente della Corte Costituzionale, Marta Cartabia.Crisi quattro mosse per tre soluzioni

Nicola Zingaretti e il Pd sono fra l’incudine e il martello. La  prospettiva della conferma della Premiership di Fico apre la possibilità di nominare Dario Franceschini alla Presidenza della Camera e consentire così al Nazareno di affrontare da una migliore posizione l’auspicata riproposizione di Mattarella al Quirinale o la molto più problematica elezione di un nuovo Presidente della Repubblica. Basterà l’alibi di Renzi per consentire ai dem di virare su Fico? Se sì, il Pd potrebbe ottenere oltre al Vice Premier anche la delega per l’intelligence per un suo sottosegretario, i ministeri chiave e – tranne nel caso della nomina di Mario Draghi o di un esponente della Banca d’Italia – di difendere la permanenza di Gualtieri all’Economia.Crisi quattro mosse per tre soluzioni

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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