Galantino alla Presidenza dell’Amministrazione della Sede Apostolica
Promozione Cardinalizia per Mons. Nunzio Galantino al vertice dell’Amministrazione della Sede Apostolica, la cassaforte che gestisce i patrimoni della Santa Sede.
Papa Francesco infligge un nuovo scacco matto all’ala tradizionalista che sta duramente contrastando, al limite dello scisma, il Pontificato di Bergoglio non solo a Roma ma anche in seno all’episcopato mondiale.
Mentre ancora si rincorrevano le voci di una possibile nomina del Segretario Generale della Conferenza Episcopale italiana ad Arcivescovo metropolita di Bari, la notizia della successione del 70enne Mons. Galantino al Cardinale Domenico Calcagno, che ha lasciato per limiti di età la Presidenza dell’Aspa, è risuonata all’unisono come una salva di cannoni nella quiete apparente del Vaticano.
Tanto da far passare quasi in secondo piano la visita di Stato del Presidente Francese Emmanuel Macron, ricevuto da un Pontefice particolarmente disteso e rinfrancato, rispetto alle tensioni delle scorse settimane seguite al dimissionamento in blocco dei 34 Vescovi cileni accusati di aver tollerato, o peggio coperto, casi di pedofilia.
Secondo la Costituzione Apostolica, la Presidenza dell’Aspa, l’amministrazione dei tesori finanziari e immobiliari del Vaticano, deve essere retta da un Cardinale, assistito da un determinato numero di Cardinali e da un Prelato.
Galantino è stato nominato pro Presidente e ancora non è s noto se il Papa intendae aggiungere il suo nome a quello dei 14 nuovi Cardinali del Concistoro di giovedì 28 giugno, o se la Porpora seguirà nei prosssimi mesi.
“La nomina di Mons. Nunzio Galantino a Presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Santa Sede è un grande atto di stima e di fiducia da parte del Santo Padre. Al nostro Segretario Generale, Papa Francesco affida una responsabilità enorme, in un settore estremamente delicato qual è la gestione del patrimonio economico della Sede Apostolica”. Così il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, ha commentato la decisione di Papa Francesco.
Mentre già negli uffici della Conferenza Episcopale, in Circonvallazione Aurelia, a Roma, e in varie diocesi italiane, da Torino a Palermo a Mazara del Vallo, sono scattate le autocandidature per la nomina del nuovo Segretario Generale della Cei.