by Vincenzo Bajardi
Dominio incontrastato quello della Red Bull anche nel GP Azerbaigian: quattro gran premi nel 2023, altrettanti successi, due per Verstappen e due per Perez. Quest’ultimo, specialista dei circuiti cittadini, ha messo in riga il compagno di squadra Max in 1h37″13 precedendolo di 2″137.
Terzo a distacco, a 21″217, il ferrarista Charles Leclerc che va comunque elogiato perchè ha ottenuto il massimo che si poteva ed ha agguantato il podio.
Quindi lo spagnolo Alonso, superlativo, con l’Aston Martin a 22″024, Aston Martin che è svettata seconda nella classifica costruttori lasciando dietro nientemeno che Mercedes e Ferrari. Quinto l’altro pilota di Maranello, Sainz, a 45″491.
A seguire Hamilton (Mercedes) a 46″145, Stroll (Aston Martin) a 51″617, Russell (Mercedes) a 1’14″240.
PRONTI VIA – Baku è la capitale dell’Azerbaigian, città sotto il livello del mare bagnata dal Caspio. Una repubblica ex sovietica più asiatica che europea. E’ situata sulla costa meridionale della penisola di Abseron. La sua fama è legata alla parte vecchia medievale cinta da mura, al cui interno sorgono il Palazzo degli Shirvanshah, un vasto complesso reale e l’iconica torre in pietra della Vergine. Tra i luoghi d’interesse le Flame Towers, tre grattacieli a punta ricoperti di schermi a led.
Oggi la gestione dei pneumatici assume notevole importanza. Partono tutti con la gomma media tranne De Vries, Ocon e Hulkenberg con le dure. Leclerc mantiene la pole su Verstappen e Perez. Poi Hamilton, Alonso, Stroll, Norris.
Al quinto giro Verstappen leader su Perez e Leclerc. Primi pit stop per Bottas, Gasly, Albon, Verstappen, Hamilton.
Undicesimo giro: Perez, Leclerc, Verstappen, Sainz, Alonso e safety car per uscita di pista di De Vries che si ritira.
Al 14° giro rientra la safety car e Perez mantiene la testa su Verstappen a 1″283 e Leclerc a 5″628. Il ritmo delle Red Bull é sollecito e al 22° giro Leclerc accusa un ritardo di oltre 10″ dalla vetta della corsa. A metà gara: Perez e Verstappen in fuga. Poi Leclerc a 17″212, Alonso a 20″149, Sainz a 29″, Hamilton, Stroll, Russell.
L’ala mobile della Red Bull fa la differenza assiemeall’assetto speciale studiato per mandare in stallo il diffusore posteriore. E quando Perez apriva il Drs sul dritto sembrava paragonabile ad un razzo spaziale.
CLASSIFICA PILOTI – Verstappen 93, Perez 87, Alonso 60, Hamilton 48, Sainz 34, Leclerc e Russell 28, Stroll 27, Norris 10, Hulkenberg 6, Bottas, Piastri,Gasly ed Ocon 4, Zhou e Tsunoda 2, Albon e Magnussen 1.
CLASSIFICA COSTRUTTORI – Red Bull 181, Aston Martin 87, Mercedes 76, Ferrari 62, McLaren 14, Alpine 8, Haas 7, Alfa Romeo 6, Alpha Tauri 2, Williams 1.
ROULETTE – Una Formula 1 incomprensibile: doppia qualifica e Sprint Race alla vigilia. In quest’ultima, su 17 giri, la prima della stagione, ha prevalso Perez (Red Bull) su Leclerc (Ferrari) attardato di 4″463, Verstappen (Red Bull) a 5″065, Russell (Mercedes), Sainz (Ferrari), Alonso (Aston Martin), Hamilton (Mercedes) e via dicendo.
Otto punti per il messicano Perez, sette per Leclerc (che é partito oggi in pole position), sei per Verstappen con macchina danneggiata dopo uncontatto inziale con Russell. A punti anche Sainz, Alonso, Hamilton e Stroll.
A bocciare la Sprint è stato l’ex ferrarista Arnoux: “Non ci si capisce un accidente. Questi GP diventano sempre più complicati”.
Dopo l’introduzione della gara veloce sui 100 km nel 2021 e le successive modifiche nel 2022 il nuovo format, approvato dalla F1 Commission il 25 aprile, punta a garantire più spettacolo.
Una mini-gara utilizzata anche in MotoGp. “Sono emozioni artificiali con il nuovo format – ha commentato Verstappen – non è gareggiare, ma sembra di scommettere al casinò”.
Prossimo GP il 7 maggio il GP USA sul circuito di Miami.
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