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Rubrica di critica recensioni anticipazioni
Il destino imperscrutabile di due anime inquiete, una giovane architetta che lavora a Parigi e un giornalista di origini siciliane, si interseca sullo sfondo delle esistenze degli antichi familiari della donna e del cronista coinvolte nella tragedia trasversale della Grande guerra.
Una storia avvincente che la scrittura letteraria e immediata, venata da retrogusto psicoanalitico, di Giovanni Grasso trasforma nell’affresco epocale e socio culturale del romanzo “ Il segreto del tenente Giardina” di 224 pagine che la Rizzoli sta finendo di stampare ed ha programmato di fare uscire nelle librerie il 16 maggio.
L’epilogo conferma in pieno la definizione tutt’altro che letteraria di Goethe che “in Sicilia c’é la chiave di tutto”.

Ultimo dei 14 fra libri, saggi e romanzi di Giovanni Grasso giornalista, scrittore e autore televisivo, Consigliere per la stampa e la comunicazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Direttore dell’ufficio stampa del Quirinale dal 2015, si riallaccia in parte al contesto storico politico del precedente romanzo di successo “Icaro, il volo su Roma”, sulla coraggiosa protesta occultata dal regime fascista e dimenticata nel secondo dopoguerra di Lauro de Bosis, il giovane poeta che il 3 ottobre del 1931 sganciò dal suo aereo su Roma quattrocentomila volantini che denunciavano le violenze squadriste ed accusavano Mussolini e poi nel tentativo di ritornare in Corsica si inabissò nel Tirreno. 
Accanto ai saggi su Sturzo, Salvemini, i fratelli Rosselli e Oscar Luigi Scalfaro, spicca nella bibliografia di Giovanni Grasso un volume che ha già assunto la peculiarità di testo storico essenziale per approfondire il senso profondo di quanto ha caratterizzato, segnato e sconvolto la vita della Repubblica: “Piersanti Mattarella. Da solo contro la mafia”. Edizioni San Paolo, 2014.
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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1