HomePagineLa guerra in Ucraina e la nuova dimensione della conflittualità ibrida

La guerra in Ucraina e la nuova dimensione della conflittualità ibrida

PAGINE

Rubrica di critica recensioni anticipazioni

I cardini del pensiero Socrate Buddha Confucio Gesù

by Annita Sciacovelli*

L’aggressione della Russia del 2022, ingiustificata e non provocata nei confronti dell’Ucraina, rappresenta un duro monito per le democrazie europee. Si tratta di un monito che riporta alla mente il motto francese “à la guerre comme à la guerre” e che impone anche l’adeguamento alla nuova tipologia di conflitti condotti dalle autocrazie dell’emisfero orientale, soprattutto Cina e Federazione russa, a fronte dei significativi mutamenti geopolitici in atto. La guerra in Ucraina e la nuova dimensione della conflittualità ibrida

In questo contesto, degni di nota sono i primi twitter di guerra che riportano che l’attacco fisico all’Ucraina è stato preceduto da un attacco cibernetico al sistema di comunicazione satellitare Viasat, che consentiva le comunicazioni civili e militari in Ucraina, e anche in Europa e negli Stati Uniti. Con ogni probabilità obiettivo strategico dei generali russi era l’interruzione delle comunicazioni di Kiev con le proprie forze armate in modo da infierire con una blitzkrieg.

Ancora, degno di nota é sia il massiccio impiego di droni, quale nuova tattica militare, sia l’impiego di armi ibride, si pensi alla ‘weaponization’ della pressione migratoria sull’Europea orientale, specieda parte della Bielorussia, al ricatto energetico e a quello alimentare, con l’immagine delle navi cariche di grano bloccate nel Mar Nero, a rischio di causare una lunga e dolorosa guerra del pane nel continente africano.

Altresì destano allarme le innumerevoli operazioni di disinformazione finanziate dal Cremlino, tanto da essere definite della Corte di giustizia dell’Unione europea del 2022 (caso RT c. Consiglio) “una nuova arma nell’arsenale moderno degli Stati” .

È appena il caso di sottolineare che mentre in passato la guerra era condotta per l’80% con operazioni di combattimento convenzionali, mentre la guerra d’informazione rappresentava il 20%, attualmente i dati risultano sostanzialmente invertiti. Anche l’Agenzia europea per la cybersecurity (ENISA)ha definito la consistente attività di ingerenza e disinformazione della Federazione russa parte integrale dei conflitti moderni.

In poche parole, l’Europa è al centro di una guerra ibrida che viene condotta con armi convenzionali, sul territorio ucraino, e con armi non convenzionali, sul territorio degli Stati membri e dei Paesi alleati. La guerra in Ucraina e la nuova dimensione della conflittualità ibrida

L’intento perseguito dal Governo di Mosca è la promozione di una nuova dimensione della conflittualità ibrida, la creazione di una propri aversione degli eventi, la resa del nemico e la rottura del fronte dei Paesi alleati, specie riguardo alla guerra in Ucraina. Viene così riproposto, con rinnovato interesse, il principio dell’arte suprema della guerra di sottomettere il nemico senza combattere, già affermato nel secolo VI a.C. dal filosofo e stratega cinese, Sun Tzu, nel trattato “L’arte della guerra”.

È di tutta evidenza, quindi, un significativo ampliamento del campo di battaglia, ed infatti, per la NATO l’insieme di tali attività è definibile quale “psychological-social-technical warfare”.

Su queste strategie si sono cimentati con particolare interesse anche altri Stati, tra cui la Cina che, fin dagli anni 2000, ha studiato l’utilizzo della mente umana quale ‘campo di battaglia’ e la necessità che le ostilità siano condotte nei tre domini concorrenti: il dominio fisico, quello informativo e quello cognitivo.

Così, grazie alla “Military Brain  Science” è stato sviluppato il Cognitive Domain of Operationsquale nuovo concetto e metodo di combattimento: il “brain war combat style”. Tale dominio si basa sul presupposto che la “psychological disruption” sia importante quanto la distruzione fisica, per cui la vittoria o la sconfitta avviene nella psicologia dell’avversario.

In risposta alla dottrina della guerra ibrida, l’Unione europea ha  adottato “Una bussola strategica per rafforzare la sicurezza e la difesa dell’UE nel prossimo decennio”: un ambizioso piano d’azione per rafforzare la politica di sicurezza e di difesa dell’UE entro il 2030. Si tratta di un piano strategico del Consiglio dell’UE finalizzato ad attrezzare l’Unione nella protezione dei suoi cittadini e nel mantenimento della pace edella sicurezza internazionali, in conformità alla Carta delle Nazioni Unite.

L’idea è quella di contribuire alla difesa globale e transatlantica in modo complementare alla Nato per tutelare interessi e valori comuni con i nostri partner.

Tale obiettivo sarà raggiunto perseguendol’autonomia strategica dell’UE grazie allacreazione di strumenti e gruppi di risposta contro le minacce ibride; al potenziamento delle capacità di analisi dell’intelligence e allo sviluppo di strumenti della diplomazia informatica e di una politica dell’Unione in materia di ciberdifesa per rispondere agli attacchi informatici.La guerra in Ucraina e la nuova dimensione della conflittualità ibrida

Nelle more della realizzazione di tali obiettivi, necessari e ambiziosi, e intravedendo all’orizzonte le sfide inedite che, per varietà e complessità, dovrà affrontare l’Europa è quanto mai essenziale una lettura degli spunti e delle soluzioni proposte dal Prof. Ciro Sbailò (professore ordinario di Diritto pubblico comparato presso l’Università degli Studi Internazionali di Roma – UNINT) nel suo ultimo libro “Europe’s Call to Arms. Philosophical Roots and Public Law Profiles of the Confrontation with the Monster of the 21st Century: Westernization without Democratization” , ovvero “La chiamata alle armi dell’Europa. Radici filosofiche e profili di diritto pubblico del confronto con il mostro del XXI secolo: l’occidentalizzazione senza democratizzazione” (Baden-Baden, Nomos Verlag, 2023, pp. 171).

La guerra in Ucraina e la nuova dimensione della conflittualità ibrida
Ciro Sbailò

Partendo dall’analisi del rapporto tra diritto comparato e analisi filosofica, egli si confronta, tra l’altro, con le intersezioni tra sviluppo tecnologico e strumenti politici e giuridici indispensabili per la difesa europea.

L’analisi si concentra sulla crescita esponenziale delle Tecnoscienze, che non si configurano come neutre, e che, in particolare, nel mondo digitale incidono positivamente sull’occidentalizzazione e sulla democratizzazione dei Paesi collegati alla Rete, e negativamente evidenziando le vulnerabilità digitali e favorendo gli attacchi informatici.

Per l’Autore, l’Unione europea dovrebbe sviluppare strumenti propri di azione e reazione difensive da porre al centro del processo di integrazione europea, anche al di fuori del quadro difensivo occidentale della Nato, stante il cambiamento del contesto geopolitico ormai differente da quello sorto nel 1945.

Da un punto di vista politico-giuridico e strategico, l’Europa dovrebbe dare priorità alla zona Euro-Mediterranea, piuttosto che all’area dell’Indo-Pacifico, perché la prima é cruciale per i suoi interessi data la sua centralità.

Nel libro emerge altresì la necessità che il processo di integrazione europeo produca un assetto di politica estera e difensiva propria dell’Unione che tuteli valori ed interessi comuni agli Stati membri, nonostante le priorità differenti, come il Mediterraneo centrale per l’Italia e il quadrante nord-orientale del Continente per la Polonia. Sul punto, si riportano anche i recenti modelli di cooperazione bilaterale tra Stati membri e che prevedono iniziative di politiche di difesa comuni: si pensi al Trattato di Aquisgrana del 2019 tra Francia e Germania, e al Trattato del Quirinale del 2021 tra Francia e Italia.

Essi dimostrano la possibilità di creare strategie europee autonome nel settore della difesa, sempre a consolidamento del pilastro europeo della Nato. Tutti questi fattori militano a favore di un nuovo assetto della difesa comune europea che sia anche militare in linea con il patrimonio costituzionale e normativo dell’Unione europea.

In tal modo, l’Unione europea sarebbe forte del progresso tecnico scientifico e della sua sfera pubblica democratica la quale ha dimostrato la sua resilienza anche a fronte delle sfide poste dall’approccio pan-slavista di Putin e dall’espansionismo cinese.La guerra in Ucraina e la nuova dimensione della conflittualità ibrida

Un altro contenuto cardine del volume riguarda la definizione di un progetto politico dell’Unione circa la creazione di una propria struttura organizzativa per la condivisione di informazioni strategiche – una intelligence europea – basata su una governance comune delle responsabilità. Ambedue sono indispensabili per una efficace risposta alle minacce ibride. Occorre quindi prestare attenzione all’appuntamento elettorale del prossimo giugno 2024 per disegnare un futuro sicuro per l’Europa.

La guerra in Ucraina e la nuova dimensione della conflittualità ibrida
Annita Sciacovelli

*Docente di Diritto internazionale Università degli studi di Bari, AG Agenzia dell’Unione europea per la cybersecurity

 

Facebook Comments
Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
RELATED ARTICLES

AUTORI

Gianfranco D'Anna
3460 POSTS0 COMMENTS
Gianfranco D'Anna
3460 POSTS0 COMMENTS
Augusto Cavadi
32 POSTS0 COMMENTS
Maggie S. Lorelli
27 POSTS0 COMMENTS
Antonino Cangemi
16 POSTS0 COMMENTS
Adriana Piancastelli
15 POSTS0 COMMENTS
Valeria D'Onofrio
12 POSTS0 COMMENTS
Vincenzo Bajardi
9 POSTS0 COMMENTS
Dino Petralia
4 POSTS0 COMMENTS
Letizia Tomasino
3 POSTS0 COMMENTS
Italo Giannola
1 POSTS0 COMMENTS
Francesca Biancacci
1 POSTS0 COMMENTS
Mauro Indelicato
0 POSTS0 COMMENTS
Leandra D'Antone
0 POSTS0 COMMENTS
Arduino Paniccia
0 POSTS0 COMMENTS
Michela Mercuri
0 POSTS0 COMMENTS