Smantellata dopo tante tragedie la cortina di ferro, una nuova drammatica cortina di Euro divide l’Europa.
I siluri del coronavirus hanno aperto uno squarcio lungo la linea di galleggiamento dell’Unione Europea.
Ormai mantenuta a bagnomaria, l’Europa annaspa e sopravvive a se stessa per lo stesso cinico principio per il quale le banche continuano a finanziare i grandi debitori: per evitare di affondare assieme a loro.
Come in un immaginario Rubicone, Germania, Olanda e paesi del Nord hanno superato il Reno e hanno aperto le ostilità economiche e finanziarie nei confronti dell’Europa Mediterranea e Atlantica.
Una sorta di guerra fredda di secessione nella quale Berlino Amsterdam, Helsinki, Copenaghen, Stoccolma e Oslo, non potranno in ogni caso prevalere perché Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Grecia rappresentano i loro prevalenti se non unici mercati di sbocco, senza i quali rimarrebbero schiacciati fra l’isolazionimo americano e l’espansionismo Russo e Cinese.
Mosca e Pechino seguono infatti con grande interesse gli sviluppi dell’harakiri europeo, ma sono più interessati ai mercati dell’Europa del sud, più popolosi e ricchi di ricchezze artistiche e culturali, di clima temperato, potenzialità agricole e turistiche, di porti e aeroporti e soprattutto protesi verso l’Africa e il Medio Oriente.

Che se ne fanno Putin e Xi Jinping dell’elusione delle tasse assicurata dall’Olanda, dell’alto tenore di vita dei paesi nordici con un ridotto numero di potenziali acquirenti e soprattutto, come sosteneva Winston Churchill, della tara storico-psichiatrica dei tedeschi che ogni mezzo secolo scatenano un conflitto e si autodistruggono?
La speranza che molti intellettuali di tutta l’Unione coltivano, è tuttavia quella che questa nuova cortina di euro che separa le due Europe e lo shock del coronavirus, scuotano l’opinione pubblica dei rispettivi paesi e spingano i politici a rifondare non più una insensibile Europa monetaria, ma soprattutto un’ Europa politica con un governo federale sovranazionale.
Gli Stati Uniti d’America sono diventati una grande nazione soltanto dopo la rifondazione seguita alla sanguinosa guerra civile.
