Copasir e dintorni. A Palazzo San Macuto i componenti del Comitato Parlamentare per la sicurezza della Repubblica hanno le idee chiare e al posto del neo ministro della Difesa Lorenzo Guerini, sono pronti a eleggere alla presidenza della Commissione Adolfo Urso di Fratelli d’Italia o in alternativa Elio Vito di Fi.

Si attende soltanto l’ok dei partiti. Su Urso in particolare si profila la convergenza anche degli esponenti Pd e 5 Stelle che, per i delicati riflessi internazionali dell’inchiesta sul cosiddetto Russiagate, preferirebbero non eleggere un Leghista.
Il rinnovo del vertice del Copasir rientra nel necessario requilibrio delle presidenze delle Commissioni parlamentari, ben 11 delle quali sono presiedute da esponenti della Lega: a Montecitorio Bilancio (Borghi), Trasporti (Morelli), Attività produttive (Saltamartini), Lavoro (Giaccone) e Ambiente (Benvenuto). Al Senato Finanze ( Bagnai) Affari Costituzionali (Borghesi) Giustizia (Ostellari), Difesa (Tesei), Istruzione (Pittoni) e Agricoltura (Vallardi).

Assieme al Premier Conte, che dovrebbe mantenere la delega per l’intelligence, e ai Ministri della Difesa e dell’Interno, il Comitato parlamentare per la sicurezza vaglierà nei prossimi mesi tutta una serie di rinnovi e nomine dei vertici dei servizi di sicurezza, della Polizia e dei Capi di Stato Maggiore della Difesa, dell’Esercito e dell’Aeronautica.
Rai in bilico sulla nuova maggioranza 5 Stelle Pd. Sul vulcano Viale Mazzini, in perenne espansione di assunzioni, promozioni, trasmissioni e polemiche, a margine della fiducia al nuovo Governo, i leader della Commissione di Vigilanza, a cominciare dal dem Michele Anzaldi e dal grillino Primo Di Nicola, nonché il Presidente Alberto Baracchini di Fi e Loredana De Petris di Leu, avvieranno la messa a punto della non facile strategia per azzerare Presidenza e Cda della Rai e procedere alla nomina di un nuovo Consiglio di amministrazione, o quanto meno del nuovo Presidente.

A seguire, in attesa della leggendaria riforma modello Bbc, che prima di insediarsi a Palazzo Chigi tutti i governi annunciano e nessuno poi attua, si procederà alle nomine dei nuovi Direttori di reti, Telegiornali, Giornali Radio, testate regionali e all news.