Sul dirompente effetto Sicilia pubblichiamo l’intervista rilasciata alGiornale di Sicilia dall’editorialista Peppino Caldarola
Lezione siciliana: i candidati e le alleanze sono determinanti. “Il Pd si è auto isolato ed è finito in rianimazione”: l’editorialista Peppino Caldarola sceglie le parole ad una ad una, come fanno solitamente i medici nelle diagnosi di prognosi riservata. “Matteo Renzi ha fallito su tutta la linea. In Sicilia il Pd è fuori dalla politica e – aggiunge Caldarola – ci sono bagliori oscuri che fanno immaginare che sarà o potrebbe diventare una forza fuori gioco anche in Italia.”
Sopravviverà politicamente Renzi alla terza, disastrosa, sconfitta di seguito?
“ Il partito democratico è in condizioni allarmanti, isolato e surclassato non solo dal M5s, ma anche dal centrodestra a trazione berlusconiana. Eppure il Segretario rischia di sopravvivere anche alla più dura, ma prevista delle sconfitte elettorali. Potrebbe evitare le dimissioni perché fra pochi mesi ci saranno le elezioni politiche ed è difficile che il Pd rovesci la sua situazione interna. Del resto Renzi ci ha abituati a considerare i propri risultati elettorali negativi come passaggi irrilevanti che non interrompono l’illusione di quella che lui immagina sia la sua prossima vittoria. E’ una forma di cecità politica dovuta a un ego mostruoso, ma soprattutto viziata dall’assenza di una vera discussione nel partito.”
Premiership di Renzi comunque addio e investitura di Paolo Gentiloni ?
“Da più segnali si comincia a cogliere l’intenzione di Renzi, non già di rinunciare a porre la propria candidatura alla premiership, ma di renderla trattabile e forse contendibile. Se così fosse il candidato più forte sarebbe proprio Gentiloni, che come Premier in carica potrebbe tuttavia attirare su di sé l’ostilità di quanti vorranno votare contro il Governo. Altre candidature però non ci sono. Considero ancora non strutturata quella di Marco Minniti e quasi evaporata quella di Graziano Del Rio, un tempo molto accreditata. La vera variabile è se Renzi accetterà di fare un’alleanza e a quel punto dovrebbe decidere il nome del candidato Premier con altre forze. In questa situazione è evidente che sceglierebbe Pisapia.”
L’opposizione interna uscirà allo scoperto ?
“Il Pd è fatto a immagine e somiglianza di Renzi. La fronda potrà crescere ma si tratterà sempre di una opposizione interna, tendenzialmente subalterna anche perchè priva di una strategia politica e unita solo dall’antirenzismo. Renzi in ogni caso è un’anatra zoppa e l’alleanza con Matteo Orfini non gli basterà più. Neppure quella con il ministro Martina. Dovrà fare altre scelte, ovvero pagare altri prezzi, il principale sarà quello dei collegi, dove ci sarà il vero braccio di ferro ovvero lo cambio fra il Segretario e i suoi oppositori.”
A quale prezzo il Pd potrà fare coalizione con la sinistra di Bersani dopo la débâcle siciliana ?
“L’alleanza con Articolo 1 in questo momento è quasi impossibile. L’ostacolo è lo stesso Renzi. L’ex premier non è disposto a rinunciare a job act, alla “buona scuola” eccetera. Articolo 1 non può fare una alleanza senza avere nulla in cambio. Il prezzo quindi sarebbe molto alto.”
Perché dal Nazareno tirano in ballo di Piero Grasso ?
“Il no di Grasso al Pd per la candidatura in Sicilia è stata una scelta personale del Presidente del Senato. E’ molto probabile che una lista con Grasso avrebbe avuto più voti, ma come si sarebbe potuta fare una lista fra un partito e un Presidente del Senato che non ne condivideva né la linea né i modi e lo stile politico? La polemica contro Grasso è sgradevole, fuori luogo e soprattutto fuorviante perché sfugge alla necessaria autocritica.”
Scenari per le politiche?
“La Sicilia dice all’Italia che lo scontro potrebbe essere fra centro-destra e 5Stelle con la sinistra a fare da spettatrice. Uno scenario impensabile fino a poco tempo fa che ora sembra invece l’unico possibile. Il prossimo Parlamento difficilmente avrà una maggioranza per un governo. La crisi italiana è destinata ad aggravarsi e a peggiorare.”
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.