Attacco a Londra: l’onda terroristica che nasce nelle comunità islamiche Europa a rischio collasso. Gli attacchi multipli dei terroristi islamici a Londra fanno temere l’avvio di una offensiva improvvisata, ma continua, nelle metropoli europee.
Un’ ondata di fondamentalismo fai da te che, come a Londra, ma gli esempi riguardano anche Parigi, Bruxelles e Berlino, possa essere pianificata e organizzata da componenti delle comunità islamiche locali.Emblematici i precedenti in Inghilterra: dalle bombe nella metropolitana il 7 luglio del 2015, alla strage dei passanti del 22 marzo sul ponte di Westminster, al kamikaze che il 22 maggio ha provocato un massacro al concerto dei ragazzini di Manchester.
Tutti attacchi che nonostante le condanne, postume, dipartono dalle rispettive Londonistan e Molenbeek, le impermeabili enclave islamiche in Gran Bretagna, Belgio, Francia e Germania.
Banlieue in cui vige la legge coranica e cani e gatti vengono, se non uccisi, quanto meno banditi perché considerati impuri.
E’ evidente che per quanti controlli e sforzi possano fare l’intelligence e le forze di sicurezza, arrestare lo stillicidio dell’onda terroristica è oltremodo difficile.
A meno che, oltre a reclamare sempre più spazi politici, nuove moschee e luoghi di culto, le comunità islamiche non dimostrino con i fatti di essersi veramente integrate nei paesi europei e blocchino il fondamentalismo, espellendo aspiranti terroristi e i futuri kamikaze. Ma sul serio.