Sulle elezioni e l’annunciato cambio di stagione politica pubblichiamo l’intervista rilasciata al Giornale di Sicilia dal Direttore del MessaggeroVirman Cusenza
Elezioni e dintorni
Lo scenario della legge elettorale ribolle di avvertimenti, proposte, proteste. La contraerea dei centristi di Alfano e della galassia che va da Pisapia, ai bersaniani, a Sinistra italiana, denuncia il rischio di un salto nel vuoto. Il Coordinatore del Pd, Lorenzo Guerini, avverte che l’intesa è possibile solo se nessuno si sfila. ”La svolta su legge elettorale e data delle elezioni è a portata di mano perché i reciproci vantaggi prevalgono sulle smagliature tecniche, che stanno per essere appianate” prevede il Direttore del Messaggero, Virman Cusenza .
Virman Cusenza Direttore Messaggero
Retroscena in progress. Regge l’accordo Renzi, Grillo e Berlusconi?
“Si alla fine troveranno un accordo. Perché al di là delle turbolenze che possono esserci su alcuni problemi tecnici, dai collegi ai capilista bloccati al voto disgiunto che non è consentito, un’intesa conviene a tutti e tre, anzi a tutti e quattro, perché c’è anche la Lega che non può che essere d’accordo ad un sistema proporzionale che serve a pesare i partiti a misurarne i consensi e a tesaurizzare i voti di ciascuna forza politica”.
Fibrillazioni fra i democratici, mal di pancia e richiami all’ordine fra i grillini, mentre Forza Italia è compatta dietro Silvio Berlusconi. Che significa?
“Che Berlusconi aveva la necessità di non replicare il vecchio scema del centro destra allargato alla Lega. Aveva in particolare l’esigenza di smarcarsi da Matteo Salvini col quale ci sono ormai posizioni inconciliabili sull’Europa, l’Euro e il rispetto dei diritti civili. Il Cavaliere aveva quindi l’esigenza di contarsi e avere mani libere per alleanze eventualmente diverse da quelle predefinite con Fratelli d’Italia. Cioè rimanendo leader esterno, non candidato, di Fi si è predisposto a scenari diversi. Scenari da grande coalizione alla tedesca. Un’alleanza col Partito Democratico che se venissero confermati i sondaggi potrebbe avere la maggioranza nel nuovo Parlamento e formare un governo Pd-Forza Italia.”
Che succede se dovesse saltare l’accordo, o quanto meno se non ci saranno più le elezioni in autunno e si vota a fine legislatura ?
“La proposta dell’accordo sulla legge elettorale alla tedesca e la data del voto anticipato è venuta da Berlusconi, dopo di che ci hanno messo tutti la faccia. Matteo Renzi in quanto principale azionista della maggioranza di governo, ma anche il Cavaliere e Grillo si sono esposti al massimo per raggiungere e fare accettare l’intesa fra le loro file. Quindi se salta tutto, oltre a Renzi verrebbero delegittimati anche il leader dei grillini e il Cavaliere.”
I centristi di Alfano si appellano al Quirinale perché, sostengono, non è costituzionalmente corretto approvare una legge elettorale per andare a votare in autunno e non alla scadenza naturale…
“Dal punto di vista dei centristi è un’argomentazione legittima, ma mi pare che davanti ad un’intesa tra i maggiori partiti, che rappresentano quasi l’80% cento del Parlamento, intesa riguardante la nuova legge elettorale e la richiesta di sciogliere le Camere, il Capo dello Stato non possa che prenderne atto. Valutare se non vi sia la necessità di mettere in sicurezza i conti pubblici e eventualmente ratificare l’accordo delle quattro principali forze politiche del Paese”
Diversi costituzionalisti si dicono perplessi. E’ ipotizzabile che si possa andare a votare con una legge che potrebbe essere nuovamente cassata dalla Consulta con una ennesima delegittimazione del Parlamento?
“Ci sono diverse scuole di pensiero da parte dei costituzionalisti, ma riguardano aspetti che non sono stati ancora definiti. Come il rischio che chi viene eletto nei collegi possa essere di fatto scavalcato dai capilista bloccati. Problema che oggettivamente va risolto perché rischia di vanificare il voto dei cittadini a vantaggio di scelte calate dall’alto da parte delle segreterie di partito”
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.