Michele Prestipino Procuratore di Roma

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Nomine Csm effetto consiglio di Stato
Michele Prestipino
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Michele Prestipino è il nuovo Procuratore Capo di Roma. Ha ottenuto 14 preferenze contro le 8 andate a Francesco Lo Voi, Procuratore di Palermo.

La nomina è arrivata al ballottaggio dopo una prima votazione che aveva visto, 10 voti per Prestipino, 7 voti per Lo Voi e 6 per Giuseppe Creazzo, Procuratore di Firenze. Il vice presidente David Ermini non ha partecipato al voto.

Michele Prestipino Procuratore di Roma
Michele Prestipino

Una lunga e prestigiosa carriera in magistratura, già Procuratore aggiunto a Reggio Calabria, 62 anni nato a Roma, Michele Prestipino è stato finora il reggente della procura di Roma, da quando nel maggio scorso il suo predecessore, Giuseppe Pignatone, è andato in pensione.Michele Prestipino Procuratore di Roma

A favore di Prestipino hanno votato i cinque togati di Area, i tre di Unicost, che al primo turno avevano votato per Giuseppe Creazzo, escluso dal ballottaggio, tre del gruppo di Auronomia &Indipendenza, Piercamillo Davigo, Ilaria Pepe e Giuseppe Marra, due laici del Movimento 5 Stelle, Alberto Maria Benedetti e Fulvio Gigliotti, e il pg della Cassazione Giovanni Salvi.

A Francesco Lo Voi sono andati i voti dei tre togati del gruppo di Magistratura indipendente, dei due laici in quota Forza Italia, Alessio Lanzi e Michele Cerabona, di uno dei laici della Lega, Stefano Cavanna, di uno del M5S, Filippo Donati, e del primo presidente della Cassazione, Giovanni Mammone. Tre sono stati gli astenuti: il togato di A&I Sebastiano Ardita, l’indipendente Nino Di Matteo, che al primo turno avevano votato per Creazzo, e il laico della Lega Emanuele Basile, che si era astenuto anche al primo turno. A favore di Prestipino hanno votato i cinque togati di Area, i tre di Unicost, che al primo turno avevano votato per Giuseppe Creazzo, escluso dal ballottaggio, tre del gruppo di Auronomia &Indipendenza, Piercamillo Davigo, Ilaria Pepe e Giuseppe Marra, due laici del Movimento 5 Stelle, Alberto Maria Benedetti e Fulvio Gigliotti, e il pg della Cassazione Giovanni Salvi. A Francesco Lo Voi sono andati i voti dei tre togati del gruppo di Magistratura indipendente, dei due laici in quota Forza Italia, Alessio Lanzi e Michele Cerabona, dei uno dei laici della Lega, Stefano Cavanna, di uno del M5S, Filippo Donati, e del primo presidente della Cassazione, Giovanni Nammone. Tre sono stati gli astenuti: il togato di A&I Sebastiano Ardita, l'indipendente Nino Di Matteo, che al primo turno avevano votato per Creazzo, e il laico della Lega Emanuele Basile, che si era astenuto anche al primo turno.

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