Buone prospettive per un Natale al Csm col nuovo e definitivo Procuratore della Repubblica a Piazzale Clodio. Dopo 20 mesi si intravede infatti la soluzione per l’intricato caso della nomina del Procuratore di Roma.
Dopo l’annullamento da parte del Consiglio di Stato della nomina di Michele Prestipino, la quinta Commissione per il conferimento degli incarichi direttivi del Csm ha infatti designato a larga maggioranza l’attuale procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, che ha ottenuto 4 voti, contro un solo voto andato al Procuratore Generale di Firenze Marcello Viola.
Per Lo Voi hanno votato il Presidente della Commissione, Antonio D’Amato (Magistratura Indipendente) i togati Alessia Dal Moro (Area)e Michele Ciambellini (Unicost) ed il laico Alessio Lanzi.
La candidatura di Viola è stata votata da Sebastiano Ardita (Autonomia e Indipendenza). Si è astenuto per ragioni procedimentali il laico del M5s Fulvio Gigliotti.
Ora i relatori (Lanzi per Lo Voi e Ardita per Viola) dovranno depositare le motivazioni delle due proposte che saranno trasmesse alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia che deve esprimere un parere sui due candidati. Quindi la parola definitiva spetterà al plenum, che entro Natale potrebbe ratificare la nomina di Francesco Lo Voi.
Connesso indirettamente al marasma dell’inchiesta Palamara, l’iter della nomina del Procuratore di Roma si snoda attraverso quattro tappe essenziali: l’azzeramento delle candidature iniziali della Quinta Commissione, la nomina di Michele Prestipino, il ricorso dei Procuratori Lo Voi e Viola, il doppio annullamento prima da parte del Tar del Lazio e successivamente del Consiglio di Stato della nomina di Prestipino.
Nel ricorso al Tar, i legali del Procuratore generale di Firenze Marcello Viola hanno sostenuto l’illegittimità della revoca dell’originaria proposta di conferimento dell’incarico di Procuratore di Roma a Viola, avanzata dalla Commissione per gli incarichi direttivi di Palazzo dei Marescialli.
Mentre il ricorso del Procuratore di Palermo Lo Voi ha evidenziato la carenza dei titoli di Prestipino che, in base al Testo unico della dirigenza giudiziaria, non avrebbe avuto i requisiti per la nomina poiché non aveva mai diretto una Direzione Distrettuale antimafia e non era mai stato a capo di una Procura.
Elementi evidenti al Consiglio Superiore della Magistratura che tuttavia, nonostante una accesa opposizione interna, il 4 marzo 2020 ha ugualmente proceduto alla nomina, scegliendo un magistrato di altissime qualità professionali come Michele Prestipino, a discapito tuttavia come attesta il Tar e conferma ulteriormente il Consiglio di Stato di altri due magistrati con altrettanti indiscutibili qualità professionali ma maggiori titoli, come Lo Voi e Viola.
La ratifica della nomina di Francesco Lo Voi alla Procura della Capitale lascia vacante il vertice della Procura di Palermo, per il quale si prospetta l’eventuale candidatura di Prestipino. Mentre Marcello Viola resta uno degli autorevoli candidati alla successione di Francesco Greco alla Procura di Milano.