Punizioni promozioni e nomine
Vincastro e nomine. Veleni e polemiche non imbrigliano Papa Francesco, che procede a colpi di correzioni e rinnovamento delle gerarchie ecclesiastiche.
L’ultimo fendente del bastone Pastorale, che come il ramo di salice utilizzato dai pastori per guidare il gregge viene chiamato vincastro, è rappresentato dalle dimissioni forzate dallo stato clericale di padre Fernando Karadima, il sacerdote al centro dello scandalo degli abusi sessuali in Cile.
“In base Diritto Canonico il Santo Padre – afferma la nota diramata dalla Sala Stampa Vaticana – ha esercitato la sua potestà ordinaria suprema, piena, immediata e universale sulla Chiesa” e come punizione per la gravissima condotta del sacerdote cileno lo ha espulso dalla comunità ecclesiale e ridotto allo stato laicale.

Un colpo al cerchio e uno alla botte e contemporaneamente il Pontefice ha nominato Monsignor Stefano Russo, Vescovo di Fabriano-Matelica, nuovo Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana.
Classe 1961, marchigiano di Ascoli Piceno, laureato in Architettura Monsignor Russo succede a Monsignor Nunzio Galantino, promosso il 26 giugno dal Papa Presidente dell’ Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.

Una nomina quella di Stefano Russo fortemente innovativa. Per l’età, la riconosciuta saggezza e le peculiarità pastorali, coincidenti con la visione e l’azione di Bergoglio del nuovo Segretario Generale della Cei.
Altre nomine sono previste a breve, per effetto del concistoro di inizio estate per i 14 Cardinali creati da Papa Francesco. Dopo l’insediamento del 58enne venezuelano Edgar Peña Parra quale sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, al posto del cardinale Angelo Becciu, la nomina più imminente sarebbe quella dell’ Elemosiniere di Sua Santità per sostituire il neo Cardinale Konrad Krajewski.

Fra i vari candidati al vertice dell’ Elemosineria apostolica, sulla scia del successo della visita Pastorale del Papa in Sicilia, figurerebbe anche l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice.