L’America si è stancata di Donald Trump ed è pronta a scaricarlo? Ad un anno e mezzo dalle presidenziali del 2020 é quanto lascia intravedere il primo autorevole sondaggio indipendente effettuato dalla Quinnipiac University, nel Connecticut.
Secondo questo sondaggio, rilanciato dal New York Times, Trump sarebbe addirittura in coda alla classifica dei canditati. Per il Presidente in carica sarebbe scattato l’allarme rosso: Trump infatti verrebbe non solo distanziato di ben 13 punti (53% a 40%) dall’ex Vice Presidente di Obama, Joe Biden, ma verrebbe lasciato indietro da quasi tutti i candidati del Partito Democratico a cominciare dal Senatore Bernie Sanders, che staccherebbe Trump di 9 punti.
L’attuale Presidente verrebbe poi superato nell’ordine di 8 punti dalla Senatrice californiana Kamala Harris, di 7 dalla Senatrice Elizabeth Warren e di 5 punti dal Sindaco di South Band Indiana Pete Buttigieg, che è considerato il candidato rivelazione delle presidenziali.
Ad aumentare i timori per un possibile flop della campagna per la rielezione di Trump sarebbe soprattutto un sondaggio riservato, condotto in 17 stati dallo stratega elettorale dello stesso Partito Repubblicano, Tony Fabrizio.
Sondaggio del Gop, il Grand Old Party, che lascia intravedere Biden vincente in stati cruciali per ottenere il ‘numero magico” dei 270 voti elettorali che aprono la porta della Casa Bianca, anche in caso di sconfitta nel voto elettorale, come è appunto avvenuto con Trump nel 2016.
Secondo quanto pubblicato dal New York Times, quando il sondaggio riservato di Tony Fabrizio è trapelato ed è arrivato in mano ai media, Trump avrebbe dato indicazioni ai suoi di ridimensionarlo, affermando che altri sondaggi mostrano invece un recupero e che sta andando meglio.
L’analisi del sondaggio indipendente della Quinnipiac University sottolinea inoltre quanto sia vero, come rivendica Trump, che l’economia americana sta andando molto bene ( col 77% degli intervistati che afferma la soddisfazione per la propria situazione finanziaria, definita “buona” o addirittura “eccellente”) ma l’exploit economico non si rispecchia nel tasso d’approvazione del Presidente, che risale sì ma appena al 42% con un tasso di disapprovazione al 53%.
Il 55% boccia il modo in cui il Presidente sta gestendo il rapporto con il Messico contro il 41% che l’approva. Per quanto riguarda poi l’analisi dei gruppi degli elettori, il sondaggio mostra come Biden vincerebbe grazie al sostegno di donne (col 60% a favore contro il 34% pro Trump) degli afroamericani (l’85% contro il 12%) e degli ispanici (il 58% contro il 33%).
Mentre l’elettorato bianco appare diviso, con il 47% per il Partito Democratico ed il 46% per Trump, che viene dato in testa di un punto, con percentuali rovesciate, solo tra i maschi bianchi.
L’iniziale andamento negativo dei sondaggi ha innervosito Trump che nel duello a distanza con Biden, durante i comizi in corso nello Iowa, ha definito l’ex Vice Presidente un perdente.
“Let’s make America America again”, lascia che l’America sia di nuovo l’America, gli ha replicato Biden. Che poi ha aggiunto: “Possiamo superare quattro anni di Trump, ma se gli diamo otto anni alla Casa Bianca cambierà per sempre e fondamentalmente il carattere di questo Paese”
Mentre Donald Trump e Joe Biden in Iowa si scambiavano accuse e insulti, il trentasettenne candidato alle presidenziali definito il nuovo Kennedy, Pete Buttigieg, ha catalizzato l’attenzione del media e degli osservatori con una dettagliata esposizione della sua visione di politica estera a 360 gradi.
Un’agenda da Commander in chief, diametralmente opposta a quella di Trump, ma che brucia sul tempo iprogrammi degli altri candidati democratici. Ecco punto per punto la nuova frontiera di Pete Buttigieg:
- Aderire di nuovo all’accordo con l’Iran sul nucleare e a quello di Parigi sul clima;
- Lavorare a un piano più graduale per la Corea del Nord “senza lettere d’amore ai dittatori”
- Dialogare con la Cina con fermezza ma senza usare i dazi come arma
- Sostenere Israele, ma nessun soldo dei contribuenti americani al suo governo di destra se annetterà’ parti della Cisgiordania.
- Pieno appoggio alla Nato senza se e senza ma.
Il Buttigieg-pensiero è sintetizzabile nella frase che il Sindaco di South Band Indiana ripete spesso: “L’America deve fare questo per prosperare, ma anche il mondo ha bisogno dell’America per fare queste cose. Il mondo ha più che mai bisogno dell’America”.