Il Csm ricomincia dal Csm. “Non serve strappare le pagine della vita, basta saper voltar pagina e ricominciare” cantava l’impetuoso profeta della libertà Jim Morrison. Dopo una sconvolgente stagione di veleni e stravolgimenti, il rinnovo dell’organo di autogoverno della magistratura viene avvertito dalle circa 9.400 toghe come un’occasione da non perdere per avviare una profonda ed effettiva riforma della Giustizia.
Da Palazzo dei Marescialli ai 26 distretti giudiziari ed alle 3 sezioni distaccate delle Corti d’Appello, tutte le componenti interne dell’Anm stanno procedendo al vaglio delle candidature che saranno presentate per il voto del 18 e 19 settembre.
Area il gruppo originariamente formato dall’aggregazione delle storiche componenti di Magistratura Democratica e Movimento per la giustizia ha proceduto alle primarie interne che hanno dato i seguenti esiti:
Giudici di legittimità
Antonello Cosentino 327
Gaetano De Amicis 117
Giudici requirenti
Collegio 1
Marco Gianoglio 155
Mario Palazzi 241
Collegio 2
Maurizio Carbone 273
Carlo Marzella 138
Giovanni Fabrizio Narbone 29
Giudici di merito
Collegio 1
Francesca Abenavoli 148
Beatrice Secchi 104
Vincenzo Sgubbi 91
Collegio 2
Marcello Basilico 230
Emilia Conforti 182
Collegio 3
Tullio Morello 266
Collegio 4
Genantonio Chiarelli 229
Giuseppe De Gregorio 194
MD per la prima volta dopo molti anni Magistratura Democratica presenta proprie liste, separandosi dal cartello della sinistra giudiziaria di Area. A Milano candidano la giudice Luisa Savoia e il Pm Roberto Fontana. Nel Lazio Valerio Savio, in Toscana Elisabetta Tarquini e in Calabria Ennio Ramondino.
Magistratura Indipendente ha confermato le candidature approvate dall’Assemblea Generale:
Giudici di legittimità
Paola D’Ovidio – Sostituto Procuratore presso la Procura Generale presso la Corte di Cassazione di Roma (Collegio unico nazionale)
Giudici requirenti
Eligio Paolini – Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze – Direzione Distrettuale Antimafia (Collegio 1 PM)
Dario Scaletta – Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo – Direzione Distrettuale Antimafia (Collegio 2 PM)
Giudici di merito
Maria Luisa Mazzola – Giudice presso il Tribunale di Bergamo (Collegio 1 Giudicanti)
Bernadette Nicotra – Giudice presso il Tribunale di Roma (Collegio 2 Giudicanti)
Edoardo Cilenti – Giudice presso la Corte d’Appello di Napoli (Collegio 3 Giudicanti)
Tiziana Drago – Giudice presso il Tribunale di Reggio Calabria (Collegio 4 Giudicanti)
Maria Vittoria Marchianò – Presidente del Tribunale di Crotone (Collegio 4 Giudicanti)
Unicost sta organizzando le primarie, ma intanto sarebbero certe le candidature di D’Auria, Giudice penale a Napoli, Milena Falaschi per la legittimità ed il Pm di Catania Marco Bisogni
Autonomia & Indipendenza ha avviato una vasta consultazione di base. In primo piano resta la candidatura del Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, che recentemente in una intervista televisiva non l’ha esclusa
Il sistema elettorale introdotto dalla Riforma Cartabia è misto: maggioritario con correttivo proporzionale e lascia la possibilità alle singole candidature individuali di emergere senza necessità di collegarsi a liste basandosi su candidature individuali.
Le elezioni dei membri togati si baserà su collegi binominali maggioritari nei quali risulteranno vincitori i primi due candidati. Così verranno eletti quindici dei venti magistrati (togati) con ripescaggio di un miglior terzo.
In ogni collegio binominale è necessaria la candidatura di minimo sei candidati, di cui almeno la metà del genere meno rappresentato. In caso di mancanza del numero minimo di candidature spontanee, o nel caso in cui non sia garantita la parità di genere, viene integrato con sorteggio per raggiungere il minimo previsto. Allo stesso meccanismo del sorteggio si deve ricorrere nel caso in cui non sia garantito l’equilibrio di genere nelle candidature.
Questa infine la conformazione geografica dei collegi:
Collegi PM
1) Piemonte e Val D’Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Alto Adige, Liguria, Toscana, Umbria e Lazio
2) Campania, Sardegna, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia
Collegi Giudicanti
1) Piemonte e Val D’Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Alto Adige
2) Lazio, Toscana, Umbria e Liguria
3) Campania, Sardegna, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise
4) Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia