Sul transatlantico della Camera che si appresta ad affrontare il mare aperto dell’elezione del 13° Presidente della Repubblica, secondo il cosiddetto “sentiment” degli ambienti parlamentari la bussola del totalizzatore virtuale dei voti in progress dei vari candidati, assegna a Mario Draghi una potenziale pole position con circa 480 ipotetici voti iniziali sulla carta provenienti da centro sinistra, dai renziani e dall’avvio della scomposizione dei gruppi di 5 Stelle, Lega, Forza Italia e del gruppo misto.

Sull’altro fronte, oltre al blocco compatto di Fratelli d’Italia, i restanti voti leghisti, azzurri e pentastellati e del misto si attesterebbero, sempre sulla carta, complessivamente a quota 380. Gli indecisi sarebbero 149. La grande differenza è inoltre connotata dalla tendenza: i voti per il Premier sarebbero cioè in crescita.
