Al vertice della Procura di Roma sta per chiudersi la stagione di grande impegno professionale e giudiziario del Procuratore Giuseppe Pignatone. Una stagione propulsiva destinata a proseguire.
Il Plenum del Consiglio superiore della Magistratura ha approvato la delibera del collocamento a riposo di Pignatone per raggiunti limiti di età, a partire dal 9 maggio, il giorno successivo al suo 70 °compleanno.
Una svolta delicata e rilevante, sottolineata dal Vicepresidente del Csm, David Ermini, che ha espresso nel corso del plenum “grande apprezzamento” per il lavoro e l’impegno profusi dal Procuratore di Roma Pignatone , votato nel 2012 all’unanimità, e ha auspicato “che anche l’attuale Consiglio Superiore possa arrivare ad una decisione celere e condivisa sul futuro procuratore della Capitale”. Ermini ha ringraziato Pignatone per la salda guida di uno degli Uffici requirenti più importanti del Paese.
“In passato – ha sottolineato il Consigliere togato di Area, Giuseppe Cascini, già Segretario dell’Anm– la Procura di Roma ha avuto fama di ufficio giudiziario opaco, colluso con il potere. Ne abbiamo passate tante. Nel 2012, però, è arrivato il procuratore Pignatone e ha cambiato la storia di quell’ufficio. La credibilità della Procura di Roma è stata ampiamente recuperata grazie al suo lavoro. E’ uno dei magistrati più seri e preparati con cui abbia mai lavorato”.
Il procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio ha tratteggiato l’esemplare percorso professionale di Giuseppe Pignatone nella direzione delle procure di Palermo, Reggio e Roma, “dove ha condotto indagini con rigore e massimo rispetto delle regole. In ogni ufficio ha fatto prevalere un’impostazione coerente con i suoi criteri, anteponendo sempre l’immagine dell’Ufficio al protagonismo dei singoli”.
Per la successione a Pignatone la V^ commissione del Csm, competente per gli incarichi direttivi, è già al lavoro ed è in attesa dei pareri dei Consigli giudiziari sui 13 candidati che hanno presentato la domanda.
Tra questi sono in pole position il Procuratore capo di Palermo, Francesco Lo Voi, quello di Firenze Giuseppe Creazzo, e l’aggiunto di Roma, Michele Prestipino.
In corsa ci sono poi il Procuratori di Siena, Salvatore Vitiello, quello di Frosinone, Giuseppe De Falco, di Ravenna, Alessandro Mancini, di Velletri Francesco Prete;
I Procuratori generali di Firenze, Marcello Viola, di Lecce, Antonio Maruccia, e di Salerno Leonida Primicerio ed il capo della procura per i minori di Campobasso, Claudio Di Ruzza.
Hanno presentato domanda anche Cuno Tarfusser, vicepresidente della Corte penale internazionale, e Giuseppe Corasaniti, l’ex Capo del Dipartimento Affari di Giustizia del Ministero, per il quale il Csm ha deliberato il rientro in ruolo.
Dopo l’esame completo dei profili dei candidati, la commissione voterà la proposta, o le proposte, da portare in plenum. I tempi non saranno brevi: si ipotizza entro maggio la delibera della commissione e poi all’inizio dell’estate il voto del plenum.