Potrebbe essere il teorema di Euclide a diradare le nebbie che ancora avvolgono la contestata proposta di nomina del Ministro Paolo Savona a Presidente della Consob. A gettare il macigno nello stagno è il vicepresidente Pd della Camera, Ettore Rosato che dopo aver chiosato che ” sul caso Savona – perché sostiene Rosato di caso si tratta – ho l’impressione che delle due l’una: se non vale la legge Madia, vale la Frattini, e viceversa”.
Secondo la Legge Madia sulla pubblica amministrazione in quanto pensionato Savona potrebbe ricoprire l’incarico solo per un anno e a titolo gratuito, mentre il mandato del presidente della Consob è settennale. La Legge Frattini sul conflitto di interessi vieta per un anno a chi ha avuto incarichi di governo di ricoprire cariche o uffici in enti di diritto pubblico.

“L’incompatibilità resta evidente. Anche perché – aggiunge il vice Presidente della Camera – bisogna chiedersi: il ministro Savona – che si dimise lo scorso maggio da direttore di Euklid Ltd e presidente del Fondo hedge fintech di investimento omonimo lussemburghese – è ancora azionista di Euklid? E in che percentuale? E, nel caso, questo sarebbe compatibile con suo incarico Consob?”.

In attesa di una verifica giuridica e amministrativa sulla nomina di Savona alla Presidenza della Commissione nazionale per le società e la Borsa, si registra anche l’implicito j’accuse nei confronti del Governo da parte del Presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone che ha presentato al Csm tre domande per ricoprire l’incarico di Procuratore a Perugia, Torre Annunziata o Frosinone. Evidente che la scelta di Cantone di lasciare l’Anticorruzione sia motivata dalla scarsa sintonia con la maggioranza giallo verde per le progettate modifiche legislative che depotenzierebbero l’Autthority.