L’eredità di Mario Draghi
La non facile successione di Mario Draghi impegnerà il Parlamento europeo, che sarà eletto a fine maggio, più della scelta dei nuovi Commissari. L’ondata di piena, nel migliore dei casi, oppure secondo le più pessimistiche previsioni lo tsunami populista, condizionerà la scelta del nuovo Presidente della Bce, il cui mandato scade il 31ottobre 2019.
Oltre comportare una imponente l’eredità, la successione di Draghi coinciderà con un momento cruciale della politica monetaria della Bce. Cioè con gli effetti dello stop al quantitative easing, archiviato a fine 2018, con il primo rialzo dei tassi d’interesse e con gli sviluppi della congiuntura europea dei prossimi trimestri, in previsione della quale la Bce ha già rivisto al ribasso le stime di crescita.
Al momento i favoriti per subentrare a al vertice della Bce sono:
- Olli Rehn Governatore della Banca Centrale finlandese
- Jens Weidmann Governatore della Bundesbank
- Philip Lane Governatore della Banca centrale d’Irlanda
- Francois Villeroy Governatore della Banca centrale francese
- Benoit Coeure componente del consiglio direttivo della Bce
- Erkii Liikanene ex governatore della Banca Centrale della Finlandia
Secondo gli esperti internazionali tuttavia, con una nuova crisi economica globale incombente e le crescenti tensioni fra Stati Uniti, Cina e Russia, è necessaria un’Europa forte, con vertici esperti e determinati. Scenari che prefigurano la candidatura non confermata di Cristine La Garde, in scadenza al Fondo monetario internazionale, alla guida della Bce
Prefetti e Questori
Il nuovo anno prevede un fitto calendario di pensionamenti e promozioni ai vertici della Polizia di Stato e nelle principali Prefetture e Questure.
Al Viminale oltre all’avvicendamento di Nicolò D’Angelo e dei Prefetti Enzo Calabria, Capo della Segreteria del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, Domenico Cuttaia, Commissario antiracket e antiusura e Roberto Sgalla, Direttore delle specialità, è prevista la successione anche al Vice Capo della Polizia Luigi Savina.
A D’Angelo dovrebbe subentrare Vittorio Rizzi
Per l’avvicendamento di Enzo Calabria si fa anche il nome di Armando Forgione, già dirigente dell’Ispettorato di Polizia al Senato
A Sgalla potrebbe subentrare l’attuale Questore di Reggio Calabria Raffaele Grassi
Mentre per la successione a Savina, in considerazione dei numerosi candidati, si sarebbe fatto ricorso ai principi di merito ed esperienza espressamente previsti dal piano di riorganizzazione, in corso di definizione, delle 103 Questure delle quali 44 sarebbero in soprannumero e 59 sotto organico. Sulla base dell’esperienza e dell’eccellente stato di servizio sarebbe stato prescelto Antonio De Jesu, attuale Questore di Napoli e in precedenza Questore di Bari e di Milano.
Per la Questura di Milano sarebbe stato scelto Sergio Bracco, che sarà sostituito alla Questura di Genova da Armando Nanei, Direttore del Servizio Polizia Ferroviaria del Ministero dell’Interno.
A Napoli, in sostituzione di De Jesu sembra destinato l’attuale Questore di Bari, Carmine Esposito
Alla Questura di Reggio Calabria dovrebbe essere nominato Alessandro Giuliano, attuale Direttore del Servizio Centrale operativo.
Per la successione a Guido Marino, alla Questura di Roma viene confermata l’indicazione dell’attuale Questore di Firenze, Alberto Intini