Oltre che sui comunisti e i nazisti, che combatté e sconfisse, Wiston Churchill aveva ragione anche sui cavalli. “C’è qualcosa nell’esteriorità di un cavallo – diceva il Premier Britannico- che si attaglia all’interiorità di un uomo”.

E in effetti uno studio condotto dai ricercatori del dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa prova scientificamente come i cavalli siano intelligenti e furbi, possiedano capacità cognitive evolute e memoria, capiscano le indicazione dell’uomo che però seguono solo quando conviene loro.
Pubblicati dalla prestigiosa rivista internazionale “Applied Animal Behaviour Science” i test della ricerca dell’Università di Pisa dimostrano come i cavalli siano in grado di comprendere e usare il significato cognitivo delle indicazioni umane per compiere precise scelte, ma anche per cambiare la propria strategia quando si rendono conto che gli input ricevuti non sono sufficienti per raggiungere l’obiettivo.
E tutto ciò con sofisticate capacità di trovare rapidamente soluzioni diverse a uno stesso problema, basandosi sull’esperienza fatta. Proprio come sostiene un antico proverbio cinese: “Vai dalle persone per le opinioni e dai cavalli per le risposte.”