Gentilgatto innamorato
By Emanuela Fagioli
Sul web sono migliaia e migliaia i filmati dedicati alle performance di gatti. Ora buffi ora terribili. Felini teneri o incredibilmente spiazzanti… di tutto insomma. Per il gusto di condividere attimi di quotidiana comicità, bravate casalinghe, dolcezze inaspettate. Guardiamo, clicchiamo un like e passiamo oltre. O condividiamo la clip per far sorridere anche gli amici. Sul profondo significato del comportamento dei nostri amici gatti pochi in percentuale si soffermano come pochi e relativamente superficiali sono le notizie di studi sul loro comportamento.
Osservare il proprio gatto è cosa massimamente rilassante e qualche volta apre a riflessioni ulteriori.
In un tempo storico dove le relazioni affettive faticano a durare, dove la liquidità è la cifra che soppianta la stabilità, questa breve storia di Thor, il gentilgatto, qualche spunto di riflessione lo pone.
Trovammo i cinque gattini neonati nello scantinato dell’ufficio e tra colleghi facemmo a gara per dare loro una casa. Fu così che Thor e Luna entrarono nella nostra.
Lui da subito si distinse per l’indole da contrabbandiere esuberante e testardo, lei semplicemente timidissima. Lui grigio, il petto bianco e le zampe guantate, lei l’esatto opposto, tigrata.
Vita da fratelli tra rincorse, coccole, giochi e dispetti. Poi, era l’inizio dell’inverno, qualcosa cambiò.
Una mattina, l’incontenibile e quotidiano predominio di Thor all’apparire della ciotola con il cibo fresco non ci fu. O meglio, lui arrivò come sempre di corsa superando Luna ma davanti alla ciotola conquistata arretrò lievemente e lasciò il passo a lei.
Sorseggiavo il primo caffè e li osservavo. Solo quando Luna fu sazia lui toccò il cibo. Lei gli rimase vicino.
“Non è possibile! … non è possibile…”
E mia figlia scandalizzata “Mamma, dai! … non hanno che otto mesi, son cuccioli!
“Beh, forse sono precoci, non so, eppure questa notte è successo qualcosa tra loro, ne sono certa.”
Si innamoreranno due gatti in amore? O sarà solo istinto? E che rimane del loro amore allo svanire dei feromoni dell’eccitazione sessuale?”
Nessuno voleva credermi in casa ma da quella mattina, ogni santa mattina Thor lasciò a Luna la precedenza sul cibo. Dopo due mesi cronometrati Luna partorì cinque gattini. Vincendo la sua timidezza lo fece una sera in salotto mentre l’intera famiglia la vegliava e Thor misurava le piastrelle tra le poltrone come un neo papà nel corridoio del reparto maternità.
Sono passati undici anni da quella memorabile mattina d’inizio inverno. Thor contrabbandiere esuberante e testardo continua ad essere in forma scattante. Luna, timidissima e snella gattina allora,si è fatta via via più notturna e rotonda.
Lui impossibilitato chirurgicamente ogni tanto comunque la tenta, lei sensibile ma altrettanto deprivata, furibonda lo scaccia. Ma non passano cinque minuti e son già acciambellati sul cuscino a coccolarsi.
E la mattina appena sistemo nell’angolo la ciotola del cibo fresco lui si avventa regolarmente per primo. Salvo fermarsi altrettanto regolarmente a pochi centimetri dalla meta e cedere il passo a lei, la sua lenta, tonda, ombrosa regina.
Thor mentre attende il suo turno alza il muso e mi guarda con occhi più interrogativi che mai. Miagola come a chiedermi se è giusto quel cederle sempre i primi bocconi, in onore di una notte d’amore di tanto, tanto tempo fa.
Io allora appoggio la tazza del caffè e sorrido. Certamente lui sente i miei pensieri “Thor … devi scusarmi se in tutti questi anni io non ti ho offerto alternative e la mattina vi ho comunque lasciato un’unica ciotola da condividere… Thor… è così bello quello che fai! Grazie mio caro Gentilgatto! “