by Vincenzo Bajardi
Nel Gran Premio Emilia Romagna ad Imola, settima prova del Mondiale di Formula 1, secondo successo stagionale per Verstappen, dopo Suzuka, con la Red Bull.

L’olandese si è affermato in 1h34’45 su Norris ottimo secondo con la McLaren a 6″834). Terzo l’australiano Piastri (McLaren a 12″614 e che aveva vinto quattro delle prime sei gare). Quarto posto per un volitivo Hamilton (Ferrari) a 14″, quindi un battagliero Albon (Williams), Russell (Mercedes), poi il battagliero Albon (Williams a 12″) quindi Leclerc sesto a 20″774.

E le Ferrari fuori dal podio a conferma di un rendimento discutibile delle monoposto. Quindi Russell, Sainz, Hadjar, Tsunoda, Alonso, Hulkenberg, Gasly, Lawson, Stroll, Colapinto, Bearman e Bortoleto. Antonelli (Mercedes) si è ritirato al 45° giro per un problema all’acceleratore, fermo a bordo pista. Valzer di pit stop in regime di safety car al giro 54. 
PRONTI VIA – 63 giri da percorrere, su una distanza complessiva di 309 km nel circuito Enzo e Dino Ferrari. Giro di formazione in corso. Verstappen aggira Piastri e va in testa con un vantaggio di 1″471 seguono Russell Norris, Alonso, Sainz, Albon, Stroll, Gasly, Leclerc, Hadjar, Antonelli, Hamilton. Prova a risalire Leclerc. Iniziano i primi pit stop e Leclerc scivola in sedicesima posizione. 14° giro: Verstappen, Norris, Albon, Hadjar, Antonelli, Hamilton, Piastri, Hulkenberg, Leclerc.
META’ GARA – Tolta la Virtual safety car, situazione al 33° giro: Verstappen con 19″527 su Norris, Albon segue a 22″537, Piastri con 2 pit stop a 26″530, Hamilton a 29″ (firma anche un giro veloce), Hadjar, Antonelli, Leclerc a 40″535 e Russell (questi ultimi due con 2 pit stop).Ritirato al 30° giro Ocon.
CLASSIFICA PILOTI – Piastri 146, Norris 133, Verstappen 124, Russell 99, Leclerc 61, Hamilton 53, Antonelli 48, Albon 40, Sainz 11, Tsunoda 10, Gasly e Hadjar 7, Hulkenberg e Bearman 6, Hadjar 5.
CLASSIFICA COSTRUTTORI – McLaren 279, Mercedes 147, Red Bull 131, Ferrari 114, Williams 51, Haas 20, Aston Martin 14 , Racing Bulls 10, Alpine 7 e Sauber 6.

POLE – Scattate ieri alle ore 16 le qualifiche nel primo appuntamento europeo, settimo della stagione, con la Ferrari che giocava in casa e che ha deluso moltissimo non figurando fra i primi dieci (Leclerc 11° ed Hamilton 12°) nella griglia di partenza. Un vero disastro. Un record storico in negativo per le Rosse, per la prima volta fuori dalla top ten. Si imponeva di forza l’australiano Piastri con la McLaren in (“Una sessione fantastica ma anche difficile con tutti i ritardi e le bandiere rosse”) su Verstappen (Red Bull, a 034) che ha risentito della gomma morbida.
Piastri ha attualemnte 3 pole position in carriera (Imola, Shangai e Sakhir).

Seconda fila per gli ottimi Russell (Mercedes, a 0″137, “è stata una buona scelta quella di utilizzare la gomma media”) e Norris (McLaren, a 0″292). Terza fila per Alonso (Aston Martin a 0″761) e per Sainz (Williams, a 0″762).Poi Albon (Williams, a 0″803), Stroll (Aston Martin, a 0″911), Hadjar (Racing Bulls, a 1″076) e Gasly (Alpine Renault, a 1″117).
Poi Leclerc, Hamilton, Antonelli (Mercedes, anche lui in tilt in Q2), Bortoleto, sulle barriere Colapinto (ha avuto un incidente all’uscita della Tamburello come il giapponese della Red Bull finito sul cordolo ed impatto violento, monoposto distrutte ma tutto ok per i due piloti), Lawson, Hulkenberg, Ocon, Beaman. Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Piastri dal cantante Gianni Morandi, che ha venduto nel mondo 50 milioni di dischi.
Il circuito prende il nome di Autodromo Enzo e Dino Ferrari nel 1988, ma è più noto come circuito di Imola inaugurato nel 1953. Un tracciato veloce ma contrassegnato da curve iconiche come quelle chiamate “acque minerali” e “piratella”. Quella più impegnativa per il sistema frenante delle monoposte è la numero 17, la Rivazza dove si transita da 292 kmh a 122 kmh. La zona DRS è tra la curva 15 e la 16.
MCLAREN – E’ arrivata a quota 168 pole position, di cui dieci ottenute a Imola.
RED BULL – Venti stagioni, 123 trofei, 8 titoli piloti e 6 costruttori, ecco in sintesi la storia di una scuderia nata da una scommessa di Mateschitz, l’austriaco che mise gli occhi sulla JaguarRacing, rilevata da Ford perla cifra simbolica di un solo dollaro.
Prossima gara, il 25 maggio a Montecarlo.
