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Ultima nemesi e nuovo testamento di Silvio Berlusconi

Non una sfida, piuttosto un planetario. Il messaggio a Giorgia Meloni ed alla classe politica é subliminale, ma diretto: essere al passo con l’evoluzione culturale della società, de-ideologizzarsi, cavalcare l’emancipazione e la difesa dei diritti.

Ultima nemesi e nuovo testamento di Silvio Berlusconi
Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi

Dissimulata dietro l’enfasi della valorizzazione dei valori liberali che in realtà, concretamente, Silvio Berlusconi posponeva nell’ordine alle ambizioni e agli interessi personali, talvolta prosaici, nonché ai machiavellismi della maggioranza con Fini e Bossi, l’intervista rilasciata al Corriere della Sera da Marina Berlusconi é un manifesto politico proiettato nell’immediato futuro degli equilibri di governo.

Padroneggiando tematiche e aspettative con stile felpato ed evidente sottigliezza filosofica di linguaggio, la Cavaliera lascia intravedere prospettive e scenari.

Ultima nemesi e nuovo testamento di Silvio Berlusconi
Marina Berlusconi

Alla Premier viene prospettata la necessità di una metamorfosi politica innovativa. La svolta di un rassemblement che comprenda liberal democratici, cattolici e laici moderati.

Un Meloni party non conservatore, non nazionalista o peggio populista, ma europeo e aperto al cambiamento in atto della società civile. Una sorta di Democrazia Cristiana senza i democristiani, radicata nei territori, proiettata sui social e soprattutto con una classe dirigente competente e preparata.

Ancora più profondi i riflessi delle parole di Marina Berlusconi che oggettivamente si riverberano su Forza Italia: non un partito confinato nella custodia della memoria e dell’epopea del fondatore, ma protagonista dell’azione di governo.

Ultima nemesi e nuovo testamento di Silvio Berlusconi
Letizia Moratti

Presupposti che lasciano intravedere come la Presidente di Fininvest e della Mondadori stia riflettendo sulla valorizzazione dell’ancora notevolissimo brand elettorale del nome Berlusconi: se non per scendere direttamente in campo magari assumendone la leadership onoraria ed affidandone le redini operative a Letizia Moratti,  che più di ogni altro può interpretare al futuro il ruolo di Forza Italia.

Ultima nemesi e nuovo testamento di Silvio Berlusconi
Matteo Salvini e Giuseppe Conte

In considerazione dell’eclissi in corso di Matteo Salvini e Giuseppe Conte e delle divisioni che già lacerano la Lega e Cinque Stelle,  l’evoluzione degli scenari potrebbe comprendere, in caso della mancata trasformazione del partito di Giorgia Meloni in un rassemblement innovativo, una apertura di dialogo della nuova Fi versione Marina & Letizia col Pd di Elly Schlein. Alleanza già sperimentata da Silvio Berlusconi durante i governi presieduti da Enrico Letta, Paolo Gentiloni e da Mario Draghi.Ultima nemesi e nuovo testamento di Silvio Berlusconi

L’unico vero ostacolo fra la segretaria del Partito democratico e Marina Berlusconi é rappresentato dalle opposte visioni sulla Giustizia.

L’arte del compromesso della politica potrebbe tuttavia trovare una soluzione adeguata, anche perché la scomparsa del quattro volte Presidente del Consiglio ha quasi esaurito gli strascichi giudiziari delle molteplici inchieste avviate a suo carico. Ed é proprio sul quel quasi che, eventualmente, dovrebbe essere raggiunto il compromesso.

Sul planetario dei palazzi delle istituzioni é a questo punto, con l’insieme delle visioni degli scenari possibili e l’ipotetico svolgersi della saga di Queen Giorgia, Lady Schlein e la Cavaliera, che si intuisce il vero senso dell’intervista-manifesto di Marina Berlusconi: trasformare Forza Italia nell’ago della bilancia della politica e perpetuare il ruolo apparentemente collaterale, ma in effetti sempre più centrale delle aziende di famiglia. Nemesi e nuovo testamento del Silvio forever !  Ultima nemesi e nuovo testamento di Silvio Berlusconi

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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