by Maggie S. Lorelli
Il sesso per gli uomini sembra essere più una questione di erezione che di elezione. Un tabù sociale ancorato a stereotipi di genere che inibiscono la libertà di praticarlo come si vorrebbe. Se all’interno della relazione monogamica il sesso non si fa spesso, ci si racconta che fa lo stesso, riservandosi la possibilità di andarselo a cercare in avventure extraconiugali o nel refugium peccatorum del porno. Ma in tal caso, può essere appagante anche in assenza del sentimento e della leva rassicurante dell’affettività del talamo coniugale? Questo e altri dilemmi, uniti a paure, ansie e ferite primordiali, spesso generano nell’uomo disfunzionalità erettili che sono indice di una sessualità inconsapevole, agita meccanicamente in favore più della performance che della comunicazione e della ricerca di un’intimità profonda con la partner.
“Nella coppia monogamica una sessualità appagante è possibile – spiega Corrado Bellore, socio fondatore dell’Associazione “Spazio Uomo”, che si occupa di aiutare gli uomini a superare le difficoltà sessuali e vivere una sessualità consapevole – ma si deve passare attraverso una destrutturazione culturale che ha creato, nel tempo, una corazza limitante nella libera espressività del proprio piacere sessuale. I ruoli sessuali rappresentano, ad esempio, un grosso limite alla libertà sessuale. In essi ci si deve sempre sentire all’altezza, disponibili e capaci di appagare l’altro/a”.
