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#AboutLove: felicità non é solo amare ma essere amati

Ormoni & neuroni

domande e risposte sull’amore #AboutLove felicità non é solo amare ma essere amati

by Maggie S. Lorelli 

 È da un pò che non avverto quelle che comunemente si chiamano “farfalle nello stomaco”, se non intendendo fare riferimento a quella particolare qualità di pasta che ingurgito condita preferibilmente con il sugo a base di tonno. Mi chiedo però se quella passione accecante che sconvolge i sensi, da cui si viene rapiti nella fase di innamoramento, debba costituire necessariamente l’unico possibile requisito per dar vita a una relazione stabile, o se piuttosto possa rivelarsi una modalità di interazione fuorviante. Questo tipo di innamoramento causa una momentanea perdita della ragione (a momentary lapse of reason, per dirla coi Pink Floyd), dando luogo spesso a relazioni squilibrate in cui, in un logorante braccio di ferro dei sensi, è sempre uno dei due partner ad avere la meglio e l’altro a soccombere e a entrare nel tunnel della dipendenza emotiva. Non sarebbe forse meglio impostare le relazioni su basi più equilibrate e razionali e su valori paritari come la mutualità, la comprensione reciproca, la solidarietà, il supporto? Lo chiedo all’esperto.

#AboutLove felicità non é solo amare ma essere amati
Lo Psicologo Sergio Anastasia e Maggie S. Lorelli

by Sergio Anastasia

Nelle prime fasi di una relazione abbiamo i due individui che rappresentano due mondi che cominciano a dialogare tra loro. Se fossimo all’interno di una dinamica di tipo fallocentrico, centrata sulla sessualità, e quindi sulla penetrazione, il confronto tra i due mondi sarebbe un confronto/scontro in cui uno dei due individui cerca di affermare il proprio modello, quello che ha interiorizzato nel corso della propria vita. Questa dinamica è in contrapposizione a una modalità nella quale due persone si avvicinano perché vedono nel modelli che presenta l’altro/a, qualcosa di attraente. La dinamica dell’incontro e quella dello scontro sono completamente opposte e conflittuali. Se c’è un individuo che si identifica con un femminile-dipendente, rispetto a un maschile-assertivo, si verifica il collasso del satellite ♀️ sul pianeta ♂. Il secondo sarà destinato necessariamente a dominare sull’altro. Le relazioni umane storicamente seguono una logica di dominio e di affermazione di un modello sociale su un altro, come spiega il filosofo coreano Byung-Chul Han nel suo saggio “Topologia della violenza”. Si comprende in questa lettura come attraverso il sesso le persone cerchino di assumere un controllo sugli altri, al fine di sentirsi invincibili e immortali. Instaurare dei legami di dipendenza ha esattamente questo presupposto. I sentimenti, invece, seguono una logica del tutto differente, incentrata sulla consapevolezza. Se le due persone che si incontrano non sono consapevoli di quali siano le forze che le legano o che le attraggono l’un l’altro/a, la spinta erotico-sessuale si esaurisce molto rapidamente e la si va a ricercare in altre persone. Questo schema è destinato a ripetersi all’infinito. La consapevolezza al contrario fa sì che il legame non si basi esclusivamente sulla spinta erotica iniziale, ma su una corrispondenza di valori, desideri, progetti e passioni comuni. Il problema sorge dal fatto che diventa automatico applicare il modello storico della dominanza alle relazioni sentimentali, andando così a spegnere il fuoco dei sentimenti. La buona riuscita di una relazione dipende dal grado di consapevolezza degli individui che entrano in relazione e dalla disponibilità nel porsi in un percorso di cambiamento, trasformazione ed evoluzione personale. In altre parole, immaginiamo che l’attrazione erotica sia la benzina per far andare il motore, serve anche la manutenzione per far sì che la macchina segua il suo viaggio in maniera lineare nonostante gli inevitabili incidenti di percorso.#AboutLove felicità non é solo amare ma essere amati

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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