Ormoni & neuroni
domande e risposte sull’amore 
by Maggie S. Lorelli
È da un pò che non avverto quelle che comunemente si chiamano “farfalle nello stomaco”, se non intendendo fare riferimento a quella particolare qualità di pasta che ingurgito condita preferibilmente con il sugo a base di tonno. Mi chiedo però se quella passione accecante che sconvolge i sensi, da cui si viene rapiti nella fase di innamoramento, debba costituire necessariamente l’unico possibile requisito per dar vita a una relazione stabile, o se piuttosto possa rivelarsi una modalità di interazione fuorviante. Questo tipo di innamoramento causa una momentanea perdita della ragione (a momentary lapse of reason, per dirla coi Pink Floyd), dando luogo spesso a relazioni squilibrate in cui, in un logorante braccio di ferro dei sensi, è sempre uno dei due partner ad avere la meglio e l’altro a soccombere e a entrare nel tunnel della dipendenza emotiva. Non sarebbe forse meglio impostare le relazioni su basi più equilibrate e razionali e su valori paritari come la mutualità, la comprensione reciproca, la solidarietà, il supporto? Lo chiedo all’esperto.
