Cani vittime di massacri al veleno
Attentatati terroristici e massacri di animali. Fra le tante stragi che insanguinano l’Europa, ovviamente non paragonabili per la dirompente gravità criminale e le terribili perdite umane, si registrano quotidianamente tanti altri massacri, da nord a sud e dal Portogallo all’Ucraina. Stragi dimenticate, e generalmente ignorate dai media, perché riguardanti cani e gatti, avvelenati a migliaia.
“Gli animali sono come dovrebbe essere l’uomo, se non fosse un animale “assicurano i saggi. Ma da Terni a Matino, nel pescarese, da Gizzeria a Noto, dal quartiere palermitano dell’Arenella alla Valle dei Templi di Agrigento e poi ancora, dal lago di Frezze ad Alanno, si assiste ad un rigurgito di medievale ferocia e di ignoranza con cani e gatti sistematicamente avvelenati. Ogni giorno si leggono infatti di barbarie perpretrate ai danni degli amici a quattro zampe. Uno specchio di una inciviltà che allarma ancor di più perché nella quasi totalità destinata a restare senza colpevoli.
Anche se, come scriveva il saggista e romanziere turco Orhan Pamuk : “I cani parlano, ma solo a chi sa ascoltarli”.