Cassazione e Procura di Roma, ultime trattative parallele a Palazzo dei Marescialli e giovedì 14 novembre, a meno di un colpo di scena, il Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura dovrebbe nominare Giovanni Salvi Procuratore Generale della Suprema Corte e avviare il nuovo corso dell’organo di autogoverno della magistratura auspicato con forza dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dall’Anm dopo il marasma del cosiddetto caso Palamara, che ha determinato le dimissioni di Riccardo Fuzio dal vertice della Cassazione e di 5 consiglieri togati del Csm.
In corsa per succedere a Fuzio ci sono i Procuratori Generali di Roma, Giovanni Salvi, di Napoli, Luigi Riello, e l’avvocato generale della Cassazione, Marcello Matera.
Nella seduta di giovedì scorso della Quinta Commissione per il conferimento degli incarichi direttivi, Salvi ha ottenuto tre preferenze espresse dal presidente della Commissione, Mario Suriano (Area), dal consigliere Piercamillo Davigo (A&I) e dal laico Alberto Benedetti (M5S). Due voti sono andati a Riello, da parte della togata Loredana Miccichè (Mi) e del laico Michele Cerabona (Fi), un voto a Matera, da parte del consigliere togato Marco Mancinetti (Unicost).
La seduta per la nomina del nuovo Procuratore Generale della Cassazione sarà preceduta, dal plenum straordinario per la nomina di tre sostituti Procuratori presso la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.
Fra le 33 candidature presentate figurano l’ex consigliere del Csm, Antonio Ardituro, oggi sostituto Procuratore a Napoli, Stefano Dambruoso, sostituto Procuratore a Bologna, Francesco Soviero, collocato fuori ruolo presso la Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati.
A breve la V^ Commissione referente del Csm entrerà nel merito della selezione dei candidati al posto di Procuratore della Repubblica di Roma.
Dagli iniziali 13 il mumero si è assottigliato. Cinque hanno ritirato la domanda e la Commissione ha già completato le audizioni, alle quali ha partecipato anche il vicepresidente del Csm David Ermini, dei restanti otto candidati alla successione di Giuseppe Pignatone al vertice della Procura della Capitale:
- Francesco Lo Voi Procuratore di Palermo
- Michele Prestipino Procuratore aggiunto reggente di Roma
- Marcello Viola Procuratore generale di Firenze
- Giuseppe Creazzo Procuratore di Firenze
- Leonida Primicerio Procuratore di Salerno
- Salvatore Vitello Procuratore di Siena
- Francesco Prete Procuratore di Velletri
- Cuno Jakob Tarfusser vicepresidente della Corte penale internazionale
Si sono, chiamati fuori dalla competizione: Giuseppe De Falco, nel frattempo nominato procuratore di Latina, Alessandro Mancini della Procura di Ravenna, Antonio Maruccia, Procuratore generale di Lecce, Claudio Di Ruzza, Procuratore per i Minorenni a Campobasso e Giuseppe Corasaniti, capo del Dipartimento Affari di Giustizia del ministero.