Cautela e dubbi sull’accordo fra Grillo e Conte

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Cautela e dubbi sull’accordo fra Grillo e Conte
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Accordo annunciato fra Grillo e Conte. Se sarà vera pace si vedrà. Per il momento l’impressione è che più che un armistizio si sia siglata una tregua. “Honi soit qui mal y pense” direbbe l’antico sovrano inglese che su questo motto istituì l’originalissimo ordine cavalleresco della Giarrettiera…Cautela e dubbi sull’accordo fra Grillo e Conte

L’annuncio del raggiungimento dell’accordo è congiunto, da parte di Luigi Di Maio e Vito Crimi, ma i termini sono ancora vaghi: “Beppe Grillo e Giuseppe Conte hanno raggiunto un accordo e definito concordemente la nuova struttura di regole del MoVimento 5 Stelle” ha affermato Crimi, aprendo l’assemblea dei parlamentari Cinque Stelle con la delegazione al governo in cui ha dato lettura di un messaggio congiunto del fondatore garante e dell’ex Premier.

“Determinante  – è sottolineato nel messaggio- è stato il contributo scaturito dal lavoro svolto dal comitato dei sette che Grillo e Conte ringraziano”.

Cautela e dubbi sull’accordo fra Grillo e Conte
Vito Crimi e Luigi Di Maio

“Il MoVimento  – viene detto- si dota così di nuovi ed efficaci strumenti proiettando al 2050 i suoi valori identitari e la sua vocazione innovativa”. Grillo e Conte si sentiranno ancora nei prossimi giorni per definire insieme gli ultimi dettagli e dare avvio alle procedure di indizione delle votazioni”.

Più aulico il Ministro degli Esteri Di Maio che scrive solenne su Twitter : “Abbiamo sempre creduto nel dialogo e nella mediazione invece che nello scontro e nella polemica”.

Cautela e dubbi sull’accordo fra Grillo e Conte
Giuseppe Conte e Beppe Grillo

Tregua o armistizio che sia,  l’accordo sta per essere collaudato in diretta dal Movimento 5 Stelle nel corso della nuova conta interna nell’assemblea congiunta dei gruppi di Camera e Senato convocata, in via straordinaria, nell’intervallo tra la sfida di Berrettini a Djokovic e la partita degli azzurri contro l’Inghilterra.

Un’assemblea – processo con quattro imputati: i ministri che hanno approvato l’intesa sulla giustizia. Un pezzo del movimento non accetta che venga ammainata anche l’ultima bandiera del governo giallo-verde: la riforma della giustizia del ministro Bonafede e dell’allora premier Giuseppe Conte.

Proprio Conte si è subito intestato l’opposizione alla riforma della prescrizione contenuta nel ddl Cartabia. Un testo che, comunque vada la riunione, difficilmente sarà votato da tutti i parlamentari del Movimento.  All’assemblea toccherà a Luigi Di Maio, Stefano Patuanelli, Fabiana Dadone e Federico D’Incà riuscire a convincere parlamentari sempre più frustrati dal dualismo Conte-Grillo. La presunta telefonata fra Grillo ed il Premier Mario Draghi non è stata confermata da Palazzo Chigi, ma viene generalmente considerata realmente accaduta.

Così il garante ha blindato agli occhi di una parte del Movimento l’intesa raggiunta da Draghi e i ministri pentastellati durante il Consiglio dei Ministri e sottolineato nel contempo chi decide la linea politica dei 5 Stelle.Cautela e dubbi sull’accordo fra Grillo e Conte

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