HomeRisvoltiCrimea e Gaza talloni d'Achille di Putin e Biden

Crimea e Gaza talloni d’Achille di Putin e Biden

“No military, need strategic weapons” nessun soldato per Kiev, ma più armamenti strategici, dice Joe Biden ad Emmanuel Macron nel vertice all’Eliseo fra i due Presidenti dopo le celebrazioni dell’anniversario dello sbarco alleato in Normandia.

Crimea e Gaza talloni d'Achille di Putin e Biden
Emmanuel Macron e Joe Biden

Un 80esimo del D-day trasformato in un nuovo grido di battaglia a sostegno dell’Ucraina e per sconfiggere Putin, definito dal Presidente americano come un “ Personaggio che non é affatto una persona perbene, un tiranno intenzionato a dominare… Arrendersi ai prepotenti, ai dittatori, é semplicemente impensabile” ha aggiunto Biden.

Macron ha risposto all’invito sugli armamenti strategici annunciando l’invio all’ Ucraina dei jet Mirage, i modernissimi caccia multiruolo quasi equivalenti agli F-16 americani, e di istruttori militari per addestrare le truppe.

Crimea e Gaza talloni d'Achille di Putin e Biden
F – 16

Sulle prime linee fra Karkiv e il Donetsk si continua intanto a morire su entrambi i fronti. Le forze russe stanno concentrando nelle ultime ore la loro principale potenza di fuoco sul settore Avdiivka-Pokrovsk a nord e a ovest della città di Donetsk, mentre cresce l’impatto dell’utilizzazione  da parte ucraina dei missili balistici Atacms , con una gittata di 300 km, che consentono di colpire tutti gli snodi dei rifornimenti e dei depositi dell’armata di Mosca dislocati in profondità oltre il confine russo.

Il settimanale inglese The Economist riporta l’analisi del Generale Ben Hodges, ex comandante delle forze americane in Europa e consigliere senior della Nato, secondo il quale gli ucraini sarebbero già in grado di neutralizzare la presenza militare russa in Crimea. Crimea e Gaza talloni d'Achille di Putin e Biden

E’ un notevole vantaggio, scrive The Economist, che cita anche il punto della situazione prospettato da Sir Lawrence Freedman, un esperto di strategie militari britannico, per il quale “la Crimea é un punto debole per la Russia. Ha troppo da difendere, ed é il modo migliore per l’Ucraina di esercitare una reale pressione su Putin al fine di ottenere concessioni in futuro”.

Si dice d’accordo, sullo stesso settimanale, anche Nico Lange, ex consigliere del ministero della Difesa tedesco: “la campagna dell’Ucraina contro la Crimea – afferma – é un misto di strategia militare e politica. Politicamente, é la risorsa più vitale della Russia, ma é anche molto vulnerabile”.

L’obiettivo degli attacchi concentrici contro la Crimea é quello di strangolarla come hub logistico, di isolarla e di allontanare le forze aeree e navali dall’Ucraina meridionale. Per ottenere questo risultato le forze armate ucraine hanno sfruttato le capacità dei missili da crociera Storm Shadow e Scalp, forniti da Gran Bretagna e Francia e dei propri droni marittimi fatti in casa, abilmente progettati, per  colpire le navi da guerra russe, in particolare le grandi navi da sbarco Ropucha utilizzate come trasporti militari, la maggior parte delle quali sono state distrutte. I droni e i missili ucraini hanno finora  messo fuori combattimento circa la metà della temibile flotta moscovita del Mar Nero. Costringendola a trasferirsi da Sebastopoli al porto di Novorossiysk, a oltre 300 km di distanza sulla terraferma russa. Base aeronavale che viene sistematicamente presa di mira e attaccata.

Crimea e Gaza talloni d'Achille di Putin e Biden
batterie di missili Atacms

Per bloccare l’offensiva russa, un’offensiva costata decine di migliaia di soldati mandati allo sbaraglio e uccisi, l’Ucraina sta ora utilizzando una micidiale combinazione di missili Atacms, Himars  e droni sempre più sofisticati per colpire  le difese aeree russe in Crimea, distruggere le basi aeree da cui volano gli intercettori russi e neutralizzare obiettivi logistici e energetici.

 Un martellamento che sarà definitivamente completato dall’imminente entrata in azione dei primi caccia F-16 forniti dai paesi europei. Per Kiev  ora l’emergenza si é spostata sulla scarsità delle truppe.

Per le strade dell’Ucraina sono comparse pattuglie che controllano i documenti dei cittadini e distribuiscono convocazioni d’arruolamento obbligatorio. A maggio é entrata in vigore la nuova legge che impone a ogni uomo di età compresa tra i 25 ei 60 anni di registrare i propri dati presso le autorità militari per un’eventuale chiamata alle armi. Crimea e Gaza talloni d'Achille di Putin e Biden

Dal ritrovato ottimismo per la tenuta difensiva dell’Ucraina, nei vertici seguiti alle celebrazioni dello sbarco in Normandia, i leader occidentali sono passati all’analisi preoccupata della situazione in Medio oriente, dove si stanno accentuando gli scontri e i bombardamenti anche al confine libanese, mentre in Yemen le milizie Houthi hanno arrestato 9 componenti della missione Onu impegnati nell’assistenza umanitaria.

“A Gaza abbiamo normalizzato l’orrore” denuncia un funzionario delle Nazioni Unite. Hamas infatti continua ad utilizzare la popolazione palestinese come scudi umani per difendersi dagli attacchi delle forze  d’Israele che avanzano verso il centro di Rafah.

Crimea e Gaza talloni d'Achille di Putin e Biden
Gaza

Per interessi contrapposti il gruppo terroristico islamico che punta anche al riconoscimento ufficiale internazionale e il Premier israeliano Netanyahu, il cui governo si regge sull’emergenza bellica, continuano a rifiutare accordi di tregua e di scambi di ostaggi e prigionieri.

Egiziani, Emirati arabi, Stati Uniti e Turchia continuano a tenere i contatti con Hamas e israeliani, ma le trattative procedono a singhiozzo fra attacchi e massacri, con i fondamentalisti islamici spalleggiati dall’Iran che alzano continuamente le richieste, offrendo a Israele l’alibi per continuare ad attaccare.

Uno scenario d’apocalisse umanitaria che sta profondamente scuotendo l’opinione pubblica mondiale e che evidenzia tutta la tragica impotenza e il fallimento delle Nazioni Unite. Mettendo  a nudo anche l’incapacità dell’amministrazione Biden di tenere a bada il cinismo e la spregiudicatezza di Netanyahu.

Un Premier incurante dei gravissimi contraccolpi internazionali che sta provocando alla credibilità delle ragioni storiche e delle profonde motivazioni esistenziali del popolo d’Israele.Crimea e Gaza talloni d'Achille di Putin e Biden

Facebook Comments
Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
RELATED ARTICLES

AUTORI

Gianfranco D'Anna
3525 POSTS0 COMMENTS
Gianfranco D'Anna
3525 POSTS0 COMMENTS
Augusto Cavadi
43 POSTS0 COMMENTS
Maggie S. Lorelli
27 POSTS0 COMMENTS
Vincenzo Bajardi
18 POSTS0 COMMENTS
Antonino Cangemi
16 POSTS0 COMMENTS
Adriana Piancastelli
16 POSTS0 COMMENTS
Valeria D'Onofrio
16 POSTS0 COMMENTS
Antonio Borgia
7 POSTS0 COMMENTS
Dino Petralia
4 POSTS0 COMMENTS
Letizia Tomasino
3 POSTS0 COMMENTS
Italo Giannola
1 POSTS0 COMMENTS
Francesca Biancacci
1 POSTS0 COMMENTS
Arduino Paniccia
0 POSTS0 COMMENTS
Michela Mercuri
0 POSTS0 COMMENTS
Mauro Indelicato
0 POSTS0 COMMENTS
Leandra D'Antone
0 POSTS0 COMMENTS