Csm: Genova e Terni nomine al rallenty e ricorsi

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Csm: Genova e Terni nomine al rallenty e ricorsi
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Dopo quattro anni Genova ha un nuovo Procuratore Generale: é Mario Pinelli nominato a maggioranza dal plenum del Csm. Attuale Pg a Campobasso, Mario Pinelli  ha ottenuto 18 voti a favore, sette in più del secondo candidato, il sostituto Pg di Genova Enrico Zucca, già Pubblico Ministero dell’inchiesta sulle violenze compiute alla scuola Diaz nei giorni del G8 del 2001.

La nomina di oggi segna l’epilogo di un iter particolarmente lungo, iniziato nel maggio del 2019, anche a seguito di ricorsi presentati alla giustizia amministrativa. In magistratura dal 1985 Mario Pinelli è stato Pretore a Serra San Bruno, e Pm prima ad Avellino e poi a L’Aquila. Dal 2008 al 2014 ha svolto funzioni di sostituto Pg a Napoli, per poi passare alla procura generale della Cassazione. Dal gennaio 2021, infine, ha guidato la procura generale del capoluogo molisano.Csm: Genova e Terni nomine al rallenty e ricorsi

Procura di Terni: la parola al Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato, sezione settima, ha accolto l’istanza del procuratore capo di Terni, Alberto Liguori, contro la sentenza del Tar del Lazio, pubblicata lo scorso 2 novembre che aveva confermato la decisione assunta dal Csm nel gennaio del 2023, ovvero la “non conferma” di Liguori nell’incarico di Procuratore di Terni.

Csm: Genova e Terni nomine al rallenty e ricorsi
Alberto Liguori

In sostanza la decisione dei giudici amministrativi di primo grado viene sospesa in attesa del giudizio di merito del Consiglio di Stato, nell’ udienza fissata il prossimo 28 novembre. Si tratta dell’ennesimo colpo di scena di una complessa vicenda, incentrata sulla giustizia amministrativa.

Nel gennaio di quest’anno il Csm aveva deliberato a maggioranza la “non conferma” di Liguori. La richiesta di sospensiva di quel provvedimento da parte del magistrato era stata respinta a febbraio dal Tar del Lazio. Ma ad aprile il Consiglio di Stato, nel ricorso contro la decisione del Tar laziale, aveva dato ragione a Liguori, reinsediandolo nel ruolo di procuratore capo di Terni. Il 2 novembre il Tar del Lazio ha poi pubblicato la sentenza di merito che avalla la “non conferma” del Csm – che poi non si è più costituito in giudizio nei vari passaggi giudiziari – e ora il Consiglio di Stato sospende questa sentenza. Liguori resta al vertice di palazzo Gazzoli ma per l’eventuale conferma bisognerà attendere la decisione nel merito del Consiglio di Stato.Csm: Genova e Terni nomine al rallenty e ricorsi

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