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Csm: il j’accuse di Pinelli scatena il terremoto della Giustizia

Dal Parlamento, il vulcano in eruzione della Giustizia risveglia il mai sopito e incandescente braccio lavico del Consiglio Superiore della Magistratura.

Le scintille iniziano a volare subito alte quando il Vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli, nella prima inedita conferenza di consuntivo e di programma d’inizio anno,  attacca la gestione della precedente consiliatura, dicendo che ha lasciato molto arretrato da gestire e ha svolto una «impropria attività politica».

Csm il j’accuse di Pinelli scatena il terremoto della Giustizia
Fabio Pinelli

Pinelli specifica che il precedente Consiglio Superiore «aveva perso la sua funzione di organo di alta amministrazione, assumendone una di quasi di «terza camera» parlamentare. Una sorta di “porta a porta” a cavallo fra la partitocrazia e vari settori della magistratura, lascia intendere.

L’attuale consiliatura precisa il Vice Presidente del Csm, é stata riportata a quella che Pinelli definisce un’attività di «consiglio che fornisce servizi in tempi rapidi, così da recuperare anche il rapporto di fiducia coi cittadini».

Secondo Pinelli, in sostanza, il precedente Consiglio avrebbe avuto un «deragliamento» non solo nella gestione dell’amministrazione, ma anche «nel fattore dei pareri politici» che vanno invece «delimitati in un ambito proprio e che la politica è libera di valutare o meno». Tranchant anche la conclusione del Vicepresidente  «nell’ultima parte della consiliatura, il Csm ha perso l’orientamento rispetto alle sue prerogative».Csm il j’accuse di Pinelli scatena il terremoto della Giustizia

Benzina sull’incendio che da giorni divampa fra toghe e maggioranza di Governo. Come se non bastassero le polemiche sull’abolizione del reato d’abuso d’ufficio, l’ennesima riproposizione della prescrizione ( la prescrizione della prescrizione ironizzavano le opposizioni a Montecitorio) la delimitazione delle intercettazioni telefoniche, la promessa della separazione delle carriere fra Pm e Giudici e soprattutto la paventata introduzione dei test psicoattitudinali per i magistrati , le affermazioni del Vice Presidente del Csm hanno innescato una reazione a catena che già si intravede di vasta portata, fino a lambire il Quirinale.

La replica al j’accuse di Pinelli da parte del Vice Presidente del precedente Csm David Ermini non lascia infatti margini interpretativi: «Nel nostro Consiglio la politica non é mai entrata e non so se tutti possono dire la stessa cosa», ha commentato Ermini per poi aggiungere che «tutte le nostre scelte sono sempre state effettuate avendo come punto di riferimento il Quirinale e la Costituzione». Pinelli ha controreplicato, accennando al caso Palamara, che aveva ben chiaro che «il Colle non ha mai autorizzato funzioni diverse, ma si deve ricordare che al Csm è accaduto qualcosa, con cinque consiglieri dimessi e il rischio di scioglimento. Non dirlo sarebbe ipocrita», e di qui sarebbe sorta a sua «opportuna riflessione sulla natura del consiglio» e la necessità di «delimitare il suo perimetro rispetto alle scelte politiche».

Diametralmente opposta la valutazione di Giovanni Zaccaro, segretario di Area, la componente di sinistra dell’Associazione Nazionale Magistrati: «Il vicepresidente Pinelli ha lo stesso vizio dei politici: accusa senza però citare fatti ed episodi concreti» e «spiace che il vicepresidente di un organo costituzionale riduca la attività di quell’organo a statistiche e numeri».

Dal Nazareno le prime valutazioni sono di sconcerto: “Abbiamo ascoltato stupefatti le parole di Pinelli nella sua irrituale conferenza stampa” afferma Debora Serracchiani, responsabile Giustizia nella segreteria nazionale del PD, che aggiunge :”dal vice presidente del CSM ci si aspetterebbe maggior equilibrio. Inaccettabili le critiche e le accuse rivolte a chi ha operato prima di lui in un momento storico difficilissimo, con grande senso di responsabilità.” Sabato ci sarà la replica dell’Anm che si preannuncia già ad alzo zero.

Alle cinque della sera su Palazzo dei Marescialli aleggiano nuvole nere di tempesta e la nuttata fra editoriali, interviste e titoli a tutta pagina, si protrarrà per l’intero fine settimana.Csm: il j’accuse di Pinelli scatena il terremoto della Giustizia

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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