Dalla Procura Generale di Roma, ai vertici delle Procure di Torino, Catania, Catanzaro, Messina, alle Presidenze della Corte d’Appello di Catanzaro e Reggio Calabria fino al nuovo avvocato generale presso la Corte d’Appello di Palermo, sono numerose e tutte di grande rilievo istituzionale, in particolare la Procura generale della Capitale, le nomine di inizio anno del Csm.
A parte l’unanimità con la quale il 7 dicembre il plenum di palazzo dei Marescialli ha nominato Procuratore Generale di Bari Leonardo Leone de Castris, nell’ultimo scorcio del 2023 l’organo di autogoverno della magistratura ha fatto registrare una spaccatura verticale in quinta Commissione tanto per le designazioni dei nuovi Presidenti di Corte d’Appello di Catanzaro (con 3 voti ciascuno per Gabriella Reillo e Concettina Epifanio) e di Reggio Calabria ( con tre voti per Olga Tarzia e altrettanti per Caterina Chiaravallotti) che per la nomina del nuovo Procuratore di Messina con tre voti a testa per Rosa Raffa e Antonio D’Amato, entrambi procuratori aggiunti, la prima nella città dello Stretto, il secondo a Santa Maria Capua Vetere.
A meno di un accordo fra le componenti interne della magistratura, la spaccatura sulle nomine é destinata a riproporsi anche nel Plenum, dove numericamente potrebbero prevalere i consensi della maggioranza consiliare che ha eletto alla vicepresidenza Fabio Pinelli che ha preso parte a qualche votazione, come quella per la nomina del Procuratore di Firenze.
Più complessa e delicata é la designazione che verrà a breve posta all’ordine del giorno dalla Commissione per gli incarichi direttivi, del nuovo Procuratore Generale di Roma che ha un ruolo cruciale nell’ambito della sicurezza nazionale.
Come ha recentemente dichiarato il Sottosegretario della Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica: “In base alla legge n. 124/2007… a seguito del rilascio della delega da parte dell’autorità politica, i direttori delle Agenzie di Intelligence formulano la richiesta di autorizzazione delle intercettazioni al Procuratore generale della Corte di appello di Roma. Risulta ampliato il potere di verifica da parte dell’autorità giudiziaria, cioè del procuratore generale di Roma, sulle operazioni svolte, dato che le Agenzie sono tenute a consegnare non più soltanto il “verbale sintetico” e i “supporti mobili” utilizzati, ma anche i “contenuti intercettati”; sono stati ampliati gli obblighi di distruzione del materiale depositato, che riguarda tutta la documentazione consegnata al procuratore generale; si è resa più specifica la disciplina sul tracciamento delle comunicazioni telefoniche e telematiche e sull’acquisizione dei “dati esterni” (es. dati anagrafici, tabulati, ecc.), con un termine massimo – assente nella precedente disciplina – per la distruzione dei dati acquisiti nel corso dell’attività e per la consegna del verbale delle operazioni al Procuratore generale.”
Tre i principali candidati alla Procura Generale di Roma: Gimmi Amato, attuale Procuratore di Bologna, Antonio Patrono già due volte componente del Csm ed attuale Procuratore di La Spezia, e Michele Prestipino, già procuratore pro tempore di Roma.
Numerosi i candidati per la doppia nomina al vertice della Procura Generale e alla Procura della Repubblica di Torino. Sette i concorrenti per la Pg, con in prima fila Lucia Musti, già reggente della procura generale di Bologna ed Enrico Cieri di Alessandria.
Per la successione ad Anna Maria Loreto, prima procuratrice torinese, in pensione dallo scorso 5 giugno, spiccano i nomi di Gimmi Amato, del Procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, Maurizio Romanelli, Capo della procura di Lodi.
Per la Procura di Catania concorrono: Paolo Guido Procuratore aggiunto a Palermo, l’aggiunto catanese ed ex componente del Csm Sebastiano Ardita, Francesco Curcio Procuratore di Potenza, Gerardo Dominijanni Procuratore Generale di Reggio Calabria, Ignazio Fonzo attuale Procuratore aggiunto a Catania, Antonio Maruccia attuale Procuratore generale di Lecce, Francesco Puleio Procuratore aggiunto a Catania e Marzia Sabella procuratrice aggiunta a Palermo.
Nove i candidati alla successione di Nicola Gratteri alla Procura di Catanzaro: i Procuratori di Lametia Terme, Salvatore Curcio, e di Terni, Alberto Liguori. Il procuratore generale di Reggio Calabria, Gerardo Dominijanni, ed il consigliere di Corte di Cassazione Domenico Fiordalisi. Le altre cinque domande provengono da altrettanti procuratori aggiunti: Rosa Volpe di Napoli, Vincenzo Capomolla di Catanzaro, Giuseppe Lombardo, attualmente a Reggio Calabria, Luca Tescaroli in servizio a Firenze e Antonio D’Amato aggiunto a Santa Maria Capua Vetere.
Numerose anche le candidature alla successione di Annamaria Palma, per la nomina del nuovo Avvocato generale presso la Corte d’Appello di Palermo. In pole position figurerebbero i Procuratori aggiunti palermitani Sergio De Montis e Marzia Sabella, la Procuratrice di Sciacca Roberta Buzzolani, ed il sostituto Procuratore presso il Tribunale dei minori di Palermo Massimo Russo