Cuore & Batticuore
Rubrica settimanale di posta. Sentimenti passioni amori e disamori. Storie di vita e vicende vissute
Per non dimenticare l’Africa
By Giusi Baioni
Non vi dirò chi e nemmeno dove: lui è un giornalista africano. Lavorava alla tv pubblica del suo paese, un impiego invidiabile, stabile. Poteva dirsi arrivato.
Ma ha osato alzare la testa e contraddire il potere. Ha dovuto fuggire in fretta e furia, lo stavano cercando per eliminarlo. Dopo una serie di traversie, si è trovato senza averlo scelto in un paese dell’Africa occidentale, solo e senza nulla.
Le varie associazioni per la protezione dei giornalisti chiedevano documenti e prove che lui non era in grado di fornire. Un periodo duro. Durissimo. Ma non si è dato per vinto. E soprattutto non ha cessato di guardarsi attorno con lo sguardo critico del giornalista: come non notare la tragedia della migrazione, anzi, della tratta, che sta colpendo tutte le forze vitali dell’Africa occidentale? Complice l’altissima disoccupazione giovanile, la mancanza di prospettive, la scarsa istruzione e l’assenza di informazioni corrette, molti giovani accettano di partire, senza sapere a cosa vanno incontro.
Così, G. ha studiato un progetto multimediale che da un lato racconti il lato oscuro dei viaggi della morte, aumentando la consapevolezza della gioventù africana, dall’altro crei rete e suggerisca opportunità di lavoro innovative, narrando esperienze riuscite di startup, suggerendo percorsi, mettendo in connessione domanda e offerta di lavoro. Perché – come si legge sul progetto che ha messo online – “La migliore risposta alla crisi dei migranti si trova in Africa e non in Europa.”
GiusyBaioni@hotmail.com
Né l’Europa né l’Occidente: nessuno si illuda di salvarsi da solo e di poter respingere all’infinito la disperazione per le guerre, la miseria e il terrore per le epidemie che rendono disumana l’esistenza e spingono milioni di esseri umani a fuggire dai paesi del terzo mondo. Ricca di grandi potenzialità umane e culturali, ma dilaniata da guerre infinite, l’Africa non va dimenticata o, peggio, abbandonata a se stessa. Come sottolinea il progetto “Agir-Ensemble” al quale si riferisce la collega Giusy Baioni, giornalista esperta d’Africa e membro dell’Associazione “Beati costruttori di pace”, che ringraziamo per il suo intervento: “di fronte a questa situazione è imperativo e molto urgente compiere azioni concrete volte a ridare speranza, sensibilizzare e riorientare quelle migliaia di giovani che, a caro prezzo, finanziano la propria morte, in modo che rimangano sul suolo africano. La migliore risposta alla crisi dei migranti è in Africa e non in Europa”