Cuore & Batticuore
Questo è un messaggio in bottiglia, lanciato nell’oceano del web.
L’imput di una monade di Internet colpita dalla inedita sensibilità di ZeroZeroNews nei confronti dell’universo animale.
La pubblicherete? Avrò il conforto di una risposta?
Spero di si. Temo di no….
Ho sempre nutrito una sana diffidenza per chi mostra paura, peggio repulsione, per gli animali. Per chi compie rocamboleschi scarti laterali quando incrocia un cane, o cambia addirittura marciapiede. Ancor di più per quei genitori che allontanano i propri figli, spontaneamente pronti a una naturale e spontanea manifestazione di empatia nei confronti di animali incontrati per caso: “non toccarlo”, “attento, ti morde”.
Noi donne cinquantenni, convinte di sopraggiunte consapevolezze, ormai certe di non poter ripetere errori trascorsi, abbiamo – ahimé – sviluppato una rara capacità di prendere cantonate ben peggiori delle precedenti.
Siamo capaci di innamorarci incondizionatamente, di donarci totalmente, certe che questa sia l’occasione giusta, quella che aspettavamo da una vita.
È capitato a me, reduce da un matrimonio fallito, madre infelice di tre splendidi, tormentati figli.
Il principe azzurro, capace di farmi battere furiosamente il cuore, di riempire i miei pensieri in ogni singolo anfratto della giornata. L’ho coccolato, rassicurato, reso unico e importante.
Fino a quando è entrato a casa mia…
Il genere? Scarto laterale all’avvicinarsi festoso della mia cagnolona. Diffidenza, anzi repulsione…
Ma noi cinquantenni siamo caparbie.
Siamo convinte che il nostro amore abbia poteri taumaturgici, tanto da trasformare un semplice coglionazzo in un uomo vero.
Gli incontrovertibili segnali di allarme? La sua pochezza procedeva di pari passo con l’ostinato rifiuto della mia fedele pastorella tedesca.
Il suo ribrezzo? Quasi tangibile. Non solo incapace di interazione, ma permeato di una sorta di schifo, di un inequivocabile rigetto di qualsivoglia manifestazione di garbata e gioiosa accoglienza canina.
E finalmente il velo di Maya si è squarciato: ho guardato il mio principe azzurro e, per la prima volta, l’ho visto veramente. Incapace di dare e ricevere amore.
Noi donne cinquantenni continuiamo a sbagliare, ma abbiamo anche innegabili capacità di giudizio, conquistate a costo di tante ferite, che provocano di tanto in tanto anche dolore.
Quindi?
Quindi ho salutato con garbo il Principe patacca.
E continuo felicemente la mia convivenza con uno splendido essere, capace di riempirmi di un amore smisurato e incondizionato con un semplice sguardo.
abitareladistanza@yahoo.it
Speranze, intuizione e iniziativa centrate. Timori non fondati. ZeroZeroNews ritiene gli animali, tutti gli animali, parte integrante dell’umanità.
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[…] è piaciuta la lettera di abitareladistanza. Vorrei segnalarvi questa mia esperienza anche al fine di aiutare, magari, qualche altra […]
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