Dall’aprile scorso spero di rincontrare il distinto signore conosciuto a Roma, a villa Glori.
A farci sedere sulla stessa panchina, in un assolato pomeriggio, sono stati i nostri pastori tedeschi. Il mio Charly era attratto dalla sua Elma ( cosi mi pare si chiamasse) e viceversa. Tanto che dopo un paio di sorrisi abbiamo istintivamente iniziato a parlare di loro, senza neanche presentarci.
Conversazione, sguardi, sorrisi. Poi, dopo una telefonata al suo cellulare, il colloquio si è concluso con un’occhiata di malcelato rammarico e un rapido arrivederci. Da allora niente e nonostante mi sia recata quasi quotidianamente con Charly a Villa Glori non ho più visto l’affascinante sconosciuto.
Lo ricordo perfettamente: alto, slanciato, occhi scuri, capelli neri, elegante e sicuro di se, ma soprattutto con un gran bel sorriso sereno. Ogni volta che ritorno dalla passeggiata mi rammarico di non avere scattato neanche una foto al mio interlocutore e alla sua bellissima Elma.
Mi sento ridicola ma spero che queste righe possano intercettare questa effimera conoscenza che evidentemente ha lasciato il segno.
E’ l’ultima chance che ho. Anzi che abbiamo, io e Charly.
Virginia Glory
Ecco il tipico caso in cui più che cogliere l’attimo fuggente é l’attimo che ha colto alla sprovvista…… Speriamo non si tratti del raro caso di déja vu trasformatosi in un jamais vu…..
Su espressa richiesta della scrivente per le eventuali risposte a Virginia indirizzare a: cuorebatticuorezerozeronews@gmail.com