Giovanni Gorno Tempini è il nuovo presidente di CDP. Lo rende noto l’Associazione delle Fondazioni e delle Casse di Risparmio.
“Le 61 Fondazioni di origine bancaria azionisti della Cassa dei depositi e prestiti – sottolinea in un comunicato il Presidente dell’Acri, Francesco Profumo – hanno unanimemente individuato in Giovanni Gorno Tempini il candidato ideale a succedere al presidente uscente Massimo Tononi. Esse hanno inizialmente individuato un profilo adatto al ruolo, ovvero una figura autorevole, capace di intrattenere rapporti istituzionali in Italia e a livello internazionale, dotata di competenze finanziarie e industriali per presidiare i diversi fronti in cui interviene la Cassa, e che avesse una conoscenza pregressa di Cdp, per poter essere subito operativa. Rispetto a questo profilo – spiega Profumo – sono state vagliate diverse candidature e quella di Gorno Tempini è risultata essere, senza dubbio, la più aderente ai requisiti individuati”
Nel rispetto dei rispettivi ruoli, sottolinea una nota dell’Acri, “la scelta è stata condivisa per tempo con il ministero dell’Economia e delle Finanze, azionista di maggioranza di CdP”
Anac: Merloni subentra a Cantone
Dopo il giuramento prestato in Corte di Cassazione, che ha sancito il rientro ufficiale nei ruoli della magistratura di Raffaele Cantone, le funzioni di presidente dell’Anac sono state affidate al consigliere Francesco Merloni. Nessun rischio paralisi, dunque, per le attività dell’Autorità nazionale anticorruzione, il cui regolamento organizzativo prevede che nelle more della nomina del nuovo presidente, le funzioni siano svolte dal componente del Consiglio con maggiore anzianità nell’ufficio o in caso di pari anzianità, dal più anziano d’età.
Nato a Roma nel 1947 e professore ordinario di Diritto amministrativo presso l’Università di Perugia dal 1990 al 2015, fra i vari incarichi assunti nella sua lunga carriera, Merloni é stato fra l’altro componente, insieme a Raffaele Cantone, della commissione ministeriale che nel 2012 porto’ all’elaborazione della legge anticorruzione n. 190, la cosiddetta legge Severino.
Vaticano
Papa Francesco ha nominato mons. Luigi Roberto Cona assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.
Bergoglio ha inoltre nominato sotto-segretario della sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato mons. Mirosław Stanisław Wachowski, consigliere di nunziatura presso la medesima Sezione per i Rapporti con gli Stati. Mons. Cona, informa il Vaticano, è consigliere della nunziatura apostolica in Italia. Laureato in Teologia Dogmatica è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede nel luglio del 2003, ha prestato la propria opera nelle Rappresentanze Pontificie in Panama, Portogallo, Camerun, Marocco, Giordania e Turchia ed in Nunziatura Apostolica in Italia.
Il polacco Mons. Wachowski, origini polacche, è entrato nel Servizio diplomatico della Santa Sede il 1luglio 2004, ed ha prestato la propria opera nelle Rappresentanze Pontificie in Senegal, presso le Organizzazioni Internazionali a Vienna, in Polonia e presso la Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato.
Suppletive CSM
Sono tre i candidati alle suppletive per un posto di togato. C’é anche Pasquale Grasso, Presidente dell’Anm per poco più di due mesi, tra i candidati alle elezioni suppletive per Palazzo dei Marescialli che si terranno l’8 e 9 dicembre per l’elezione di un consigliere nella quota riservata ai giudici, rimasto vacante dopo le dimissioni di Paolo Criscuoli, ultimo dei cinque togati che quest’estate hanno lasciato il Consiglio a seguito della bufera che ha investito la magistratura.
Oltre a Grasso, sono candidati Elisabetta Chinaglia, Presidente di sezione al tribunale di Asti, sostenuta da Area Democratica per la Giustizia, e Silvia Corinaldesi, Presidente di sezione al tribunale di Ancona, sostenuta da Unità per la Costituzione.
Grasso, giudice civile a Genova, ha lasciato la guida dell’Anm – e, in polemica, anche la sua corrente, Magistratura Indipendente – nei tormentati giorni del marasma sulle nomine ai vertici degli uffici, perché criticato per aver avuto una linea troppo morbida.
Fonti: Italpress Ansa