Cuore & Batticuore
Rubrica settimanale di posta. Sentimenti passioni amori e disamori. Storie di vita e vicende vissute
Prima i figli poi il Tg2
By Maria Antonietta Spadorcia
Lo confesso, Cuore&Batticuore mi ha fatto pensare alla mia infanzia. A quegli anni ’80 quando tutto era più bello, più patinato dove i telefilm si intrecciavano con la vita perché in fondo senza sogni e senza speranze non ci si può stare. Poi mi sono fermata a pensare cosa è oggi il cuore e cosa lo fa battere. E mi sono ritrovata lì alla Camera dei Deputati, l’orologio implacabile, il telefono quasi scarico, una collega che ti guarda con un misto di curiosità e invidia: tu almeno hai investito sulla famiglia, dice.

Io in automatico guardo l’orologio, sono quasi le 18,. Ecco, sarà arrivato Leonardo all’Auditorium per l’esame di canto?, mi chiedo. La collega insiste: tu hai investito su cose belle. E mentre lo dice penso se il nonno ha trovato l’ingresso giusto all’accademia, se Alessandro ha finito i compiti a casa, se la nonna (santi subito questi nonni) deve chiederti qualcosa e non lo fa perché sa che sei a lavoro. La collega non riceve risposta, si agita un po’: che hai? Sono le 18 e 10. Io: scusami devo andare in onda. Lei: vabbé ma hai seguito tutto finora non avrai problemi. La lascio lì, sulla panchina del cortile di Montecitorio e corro. Microfono, fogli bianchi, la penna nera. Si accende la luce rossa e racconto. Sì racconto quest’altra giornata politica, le corse loro e nostre, le aspettative e le ipotesi.
Sono 5 minuti di concentrazione pura, con lo sguardo ai whatsapp con le agenzie dell’ultimo secondo. Finisce, la luce si spegne, le luci dello studiolo mi hanno fatto sudare un po’ . Riprendo il telefono in mano. “Mamma, come è andata la prova di Leo?” Dall’altro capo la voce di mia madre: “Stai tranquilla, pensa al tuo lavoro, qui tutto ok”. Mi tranquillizzo e vado nel cortile di nuovo. La mia collega è ancora lì. “Sai – le dico – forse hai ragione, sono fortunata.
Vivo nel caos, con il cervello che pensa a mille cose. Voglio far quadrare il cerchio e come si fa a farlo quadrare se è rotondo? Vorrei rientrare a casa e sdraiarmi sul divano e invece mi tocca controllare gli zaini e mettere la merenda per la scuola. Sono fortunata perché devo organizzare con largo anticipo le cene e le uscite e le vacanze. Ma sì sono fortunata perché in questo caos il cuore batte e non è solo”.
Dedichiamo queste parole, scritte col cuore da Maria Antonietta Spadorcia, ai piccoli Leo e Alessandro, perché un giorno accarezzando il volto sempre luminoso e sorridente della madre possano captare almeno una frazione di secondo delle vibrazioni delle attenzione e dell’amore a loro riservati in ogni momento di giornate lavorative spesso delicatissime e comunque sempre impegnative e di successo. Una Spadorcia nella roccia dell’amore della famiglia!