Venti di crisi e di j’accuse per il Governo. Non promette bene per il Premier Conte e l’esecutivo la tre giorni della 37^ assemblea generale dell’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani.
Anche senza l’intervista di Goffredo Bettini, che ha evocato un governo di unità nazionale, gli scricchiolii dei 5Stelle, ed il caos di Ministri e ministeri, basterebbe soltanto il tema dell’Assise dell’Anci, “L’Italia al passo dei sindaci” per prefigurare la raffica di manchevolezze, ritardi, dimenticanze, rinvii e responsabilità oggettive o politiche che i comuni imputeranno al Governo a cominciare dalla inefficace, labirintica e contraddittoria gestione della pandemia. Con Sindaci e Comuni abbandonati, per lo più, a se stessi. Altro che Italia al passo dei Sindaci…
Da Luigi Brugnaro a Giuseppe Sala, da Chiara Appendino a Virgina Raggi, da Luigi De Magistris a Leoluca Orlando, per calibrare critiche e accuse, o comunque pressanti sollecitazioni all’esecutivo, i primi cittadini delle principali capitali del Paese dei 7903 comuni attendono di cogliere le sfumature dell’intervento inaugurale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che si preannuncia non generico e non formale, bensì rigoroso e incisivo come tutte le disamine del Capo dello Stato.
Nonostante l’intervento di 13 Ministri e del Commissario Europeo all’economia Paolo Gentiloni, è prevedibile che le conclusioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte riguardino prevalentemente le motivazioni di quello che non è stato fatto, i bilanci delle provvedimenti fin qui adottati e la replica agli interventi più critici dei sindaci, a cominciare dalla problematica relazione introduttiva del Presidente dell’Anci e Sindaco di Bari Antonio Decaro.
Politicamente l’assemblea generale dell’Anci consentirà di delineare una decisiva stratigrafia, cioè una radiografia particolareggiata, in profondità, della situazione, delle esigenze e del malessere del Paese.
Un’analisi oggettiva che maggioranza e opposizione non potranno interpretare o usare come alibi e che pone le forze politiche di fronte alla responsabilità di trovare soluzioni per fare uscire l’Italia dall’attuale situazione di sostanziale non governo.