Il cielo sopra il Cremlino non è mai stato così cupo e misterioso, neanche durante i sanguinosi giorni del regno di Ivan il Terribile o le purghe staliniane.
Due droni abbattuti alla luce dei riflettori e a favore delle telecamere e molti interrogativi senza risposte lasciano intravedere come le acque della Moscova che lambisce la sinistra storica residenza degli Zar e dei leaders sovietici siano più torbide del solito.
Le intelligence occidentali sono in allarme. Ipotizzano che si stiano verificando sviluppi all’interno del regime di Putin.
L’accusa rivolta a Kiev di avere tentato di attaccare il Cremlino per colpire il Presidente russo arriva in un momento cruciale della fallita invasione dell’ Ucraina, la quale é sul punto di fare scattare una controffensiva che si preannuncia difficilmente contenibile per l’armata russa.
Dai reportage del Washington Post, New York Times e Guardian, nonché dal semplice principio del cui prodest, emerge che maestri della disinformaztia i servizi segreti di Putin avrebbero potuto organizzare la messinscena dell’attacco di due droni solitari al Cremlino per precostituire l’alibi di un’escalation militare e di una ulteriore mobilitazione popolare per fronteggiare il colpo di maglio della controffensiva ucraina.
Lascia pensare il peggio, in proposito, la dichiarazione del vice presidente del consiglio di sicurezza ed ex Presidente e Premier Dimitri Medvedev che ha affermato che l’attacco a Putin “non lascia altra scelta che liquidare fisicamente Zelensky”.
Da parte sua il Presidente ucraino in visita in Finlandia ha ribadito che l’esercito di Kiev non ha affatto attaccato il Cremlino ed ha esclamato: ”non attacchiamo Putin o Mosca, combattiamo una guerra difensiva, sul nostro territorio.”
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato che gli Stati Uniti non possono confermare le notizie di un attacco ucraino ed ha aggiunto che i resoconti dalla Russia andrebbero presi con molteplici precauzioni.
Il consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha detto che le accuse della Russia erano “prevedibili” e probabilmente indicano che Mosca “sta preparando un attacco terroristico su larga scala”. “E poi – ha aggiunto Podolyak – un attacco al Cremlino e a Putin per che cosa? non risolverebbe alcun problema militare. Ma fornisce motivi per giustificare i suoi attacchi ai civili”.
La tensione a Mosca starebbe condizionando anche i preparativi della tradizionale parata militare sulla Piazza Rossa prevista per la giornata che il 9 maggio celebra il 78° anniversario della vittoria sovietica nella Seconda Guerra Mondiale. Ma di cosa parlerà Putin nel suo discorso mentre probabilmente è in corso la controffensiva ucraina? “Guerra totale” all’Ucraina o mobilitazione generale di tutta la Russia?