Elezioni dopo elezioni, l’accelerazione della politica sta imprimendo una profonda trasformazione all’assetto istituzionale del Paese. L’evidente catalizzazione del consenso popolare attorno alla Premier Giorgia Meloni ha avviato una fase di transizione costituzionale di fatto che tende ad una premiership forte. Gli scenari sono in continua evoluzione, ma il quadro degli stress test dei protagonisti è già delineato:
Giorgia Meloni![Il decollo di Giorgia e la caduta dei leader perdenti](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2022/10/conferenza-meloni-premier-600x342.jpg)
L’evidente feeling con il Presidente americano Biden, il Premier inglese Sunak, la Presidente della Commissione europea von der Lyen e soprattutto con Papa Francesco e in generale lo straordinario impatto positivo internazionale e nazionale, stanno determinando una moltiplicazione di apprezzamenti e di voti che proiettano la Premier a livelli di consensi e di riscontri d’opinione pubblica raramente registrati in Italia per esponenti politici.
L’onda lunga della vittoria elettorale alle politiche e alle amministrative cela tuttavia non pochi rischi di risacca. Il rullo compressore decisionale sulle nomine, la qualità della classe dirigente, la resistenza occulta della burocrazia e soprattutto la rivalità sotterranea e l’aumento esponenziale della ”concorrenza” della Lega tendenza Salvini potrebbero innescare, se non una vera e propria crisi di governo, quanto meno un rimescolamento della maggioranza. Paradossalmente, la progressiva escalation dei successi e la caparbietà decisionale della Presidente del Consiglio potrebbero provocare uno smottamento all’interno della Lega col coinvolgimento dell’ala salviniana di Forza Italia che fa riferimento a Licia Ronzulli e ad Alessandro Cattaneo. Sempre più consistente, la nuova dimensione politica della Premier attende soltanto l’eclissi di Salvini, alle prese con la sotterranea resa dei conti all’interno di via Bellerio e l’esito dell’imperscrutabile duello con l’immortalità politica di Silvio Berlusconi. Attorno alla governabilità e alla stabilità assicurata anche in campo internazionale da Giorgia Meloni si stanno saldando un vasto movimento di opinione pubblica, intellettuali, protagonisti dei settori produttivi, rappresentanti delle istituzioni e gli esponenti politici nazionali e regionali spiazzati dalla polverizzazione dei partiti originari.
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