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Il Governo Meloni e il battesimo della legislatura

 

Già entrata nella storia prima ancora di iniziare, la diciannovesima legislatura é destinata a imprimere una profonda svolta politica all’assetto istituzionale del Paese. La riduzione dei parlamentari, la prima Premier donna e l’indispensabile accelerazione delle riforme per il completamento del Pnrr,  rappresentano soltanto alcuni dei cardini di una legislatura che si preannuncia densa di colpi di scena all’interno dei partiti e delle istituzioni.

Il Governo Meloni e il battesimo della legislatura
Giorgia Meloni

Dietro la cortina fumogena e le mosse tattiche per la formazione del nuovo governo, che la prassi costituzionale prevede venga presieduto dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, sarà il termometro dell’elezione dei Presidenti di Camera e Senato a indicare lo stato di salute della maggioranza di centrodestra e della variegata opposizione formata da Pd, 5 Stelle, Azione e sinistra ecologista .

A Montecitorio è necessaria una maggioranza dei due terzi nelle prime due votazioni (la seconda computa tra i voti anche le schede bianche) e poi dalla terza è sufficiente la maggioranza assoluta. A Palazzo Madama sono previste due votazioni a maggioranza assoluta dei componenti mentre nella terza basterà la maggioranza semplice. Se dovessero tutte andare a vuoto, la quarta votazione prevede il ballottaggio tra i candidati che al terzo scrutinio hanno ottenuto più voti. Dall’elezione del Presidente del Senato, Ignazio La Russa di FdI o Roberto Calderoli della Lega, dipende l’eventuale nomina dell’uscente ministro leghista Giancarlo Giorgetti alla Presidenza della Camera.

Il check Up degli equilibri all’interno dei partiti sarà evidenziato anche dall’elezione dei capigruppo parlamentari. Emblematicamente il 13 ottobre, i deputati inaugureranno la prima seduta della Camera passando sotto le fotografie “ A testa alta” della mostra allestita nei corridoi di rappresentanza in occasione del trentesimo anniversario delle stragi di mafia in cui hanno perso la vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e a quarant’anni dagli assassinii di Pio La Torre e di Carlo Alberto dalla Chiesa.

Dopo l’incardinamento dell’assetto parlamentare e, fra il 16 e il 18 ottobre, l’avvio delle consultazioni del Presidente della Repubblica ed il conferimento dell’incarico a Giorgia Meloni, il mosaico costituzionale del nuovo Governo potrebbe essere già stato definito in maniera da procedere celermente al dibattito sulla fiducia e consentire alla neo Premier di partecipare, dal 15 al 16 novembre a Bali al G20 dell’Indonesia.

Un esordio internazionale che coinciderà con la definizione della legge di bilancio da approvare entro fine anno e che è stata scritta a quattro mani col governo Draghi uscente.

Anche se già delineata, la rotta del Governo Meloni lascia tuttavia intravedere alcuni scogli. I principali riguardano la definizione dei ruoli ministeriali del leader della Lega, Matteo Salvini, e dell’esponente di punta di Forza Italia, Licia Ronzulli e, soprattutto la scelta strategica del Ministro dell’economia.

Il puzzle dei dicasteri presenta ancora margini di alternative al Ministero della Giustizia fra il neo parlamentare di Fratelli d’Italia ed ex magistrato Carlo Nordio ed il Forzista Francesco Paolo Sisto.

Più che la Farnesina, che resterà in ogni caso ancorata all’Alleanza Atlantica e all’Occidente, via Arenula assumerà infatti una particolare funzione riformista nel complesso e delicato settore della giustizia. A cominciare dalle indicazioni dei 10 componenti laici del nuovo Csm di nomina parlamentare.

Se la storia della 19^ legislatura é ancora tutta da scrivere – sottolineano gli ambienti della nuova maggioranza di governo – bisogna tenere ben presente che, come sosteneva l’astrofisico Stephen Hawking,  “siamo noi a creare la storia e non la storia a creare noi.”Il Governo Meloni e il battesimo della legislatura

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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