Il Csm ricomincia da Sergio Mattarella e dalla terna dei candidati alla Vicepresidenza: Roberto Romboli, costituzionalista, proposto dal Pd ed il più votato dal parlamento; Fabio Pinelli, avvocato padovano, indicato dalla Lega con apprezzamenti e relazioni politiche trasversali e la giurista romana Daniela Bianchini, esperta di diritto di famiglia candidata da Fratelli d’Italia.
Dietro le quinte la scelta del nuovo vice presidente della 19 esima consiliatura dell’organo di autogoverno della Magistratura, fa da filo conduttore al Quirinale della cerimonia di commiato del Consiglio uscente e d’insediamento dei 20 consiglieri togati, eletti il 19 settembre e in standby da 5 mesi, e dei 10 “laici” votati la settimana scorsa da Camera e Senato in seduta congiunta.
Il 20 esimo vice Presidente sarà eletto nella seduta convocata per domani, giusto in tempo per partecipare giovedì 26, in Cassazione, alla tradizionale inaugurazione dell’anno giudiziario.
Alla duplice cerimonia odierna al Quirinale, Presieduta dal Capo dello Stato, hanno partecipato il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, la Presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra, il Vice Presidente del Senato Repubblica, Maurizio Gasparri, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione, Pietro Curzio, ed il Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Cassazione, Luigi Salvato.
“Sono stati anni complessi, segnati da gravi episodi. Ciò nonostante, il Consiglio superiore ha cercato di superare le profonde tensioni prodotte da quelle vicende, per assicurare il corretto funzionamento degli uffici giudiziari” ha affermato il Presidente della Repubblica Mattarella.
“I compiti che la Costituzione e la legge affidano al Csm – ha poi sottolineato Mattarella – sono volti ad assicurare l’indipendenza della magistratura, pilastro della nostra democrazia e garantita dalla Costituzione. Attraverso l’esercizio trasparente ed efficiente del governo autonomo il Consiglio Superiore deve garantire, nel modo migliore, l’autonomia e l’indipendenza della giurisdizione; e deve assicurare agli uffici giudiziari il miglior livello di professionalità dei magistrati, che svolgono con impegno e dedizione la loro attività anche in condizioni ambientali complesse e talvolta insidiose”.

“Il Consiglio che si insedia oggi é chiamato a vivere una vera e propria stagione costituente – ha affermato il vicepresidente uscente del Csm, David Ermini che ha aggiunto – la consiliatura che oggi giunge al suo termine ha vissuto giorni drammatici, rischiando di essere travolta da pratiche e accordi di potere scandalosi”. Sul Consiglio, dice Ermini, “si é abbattuta l’onda lunga di degenerazioni e miserie etiche, in realtà risalenti nel tempo, che hanno ingenerato una pesante crisi di fiducia nella magistratura alla quale abbiamo posto rimedio,ma che in parte ancora stiamo pagando”.
