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Il paravento di Hamas ed Iran alle menti della guerra globale

Sindrome da guerra globale. Lo scenario dell’attacco ad Israele, sul quale convergono commenti e analisi di tutti i media del mondo e di tutti i think tank d’intelligence, é quello di un candelotto di dinamite lanciato nella Santabarbara del Medio Oriente per provocare un conflitto mondiale.Il paravento di Hamas ed Iran alle menti della guerra globale

Dall’univocità delle diagnosi scaturiscono sconvolgenti interrogativi. Il principale riguarda la demoniaca capacità di un paio di tiranni, che per sopravvivere e non essere sopraffatti dai principi di democrazia e giustizia, mettono a rischio la sopravvivenza dei circa 8 miliardi di abitanti del pianeta. L’esistenza dell’intera umanità.Il paravento di Hamas ed Iran alle menti della guerra globale

Oltre lo shock e l’orrore del sanguinoso attacco di Hamas contro Israele c’è infatti ben altro che il fondamentalismo e l’interesse degli ayatollah di Teheran di spezzare l’assedio al regime della stessa popolazione iraniana, rilanciando la jihad islamica, la guerra santa.

L’inconfessabile cui prodest della sanguinaria guerriglia scatenata dai miliziani palestinesi rimbalza fino al Cremlino e all’esigenza di Putin di scatenare un’inferno in Medio oriente, storico punto nevralgico delle tensioni internazionali, che allenti la morsa della controffensiva ucraina che sta respingendo entro i confini della Russia un’invasione fallimentare e soprattutto rovinosa per la sua stessa sopravvivenza.  Il paravento di Hamas ed Iran alle menti della guerra globale

La capillarità strategica del blitz messo in atto da Hamas, oltre al supporto diretto dei pasdaran iraniani, evidenzia il coordinamento satellitare e cibernetico, nonché la mobilitazione operativa degli apparati di spionaggio di Mosca.

In particolare l’Svr, il servizio di controspionaggio estero, ed il Gru il direttorato militare principale per le attività informative offensive. In pratica la longa manus che elimina oppositori e avversari di Putin e compie blitz e sabotaggi in tutto il mondo.

Il paravento di Hamas ed Iran alle menti della guerra globale
Putin in visita al quartier generale del Gru a Mosca

Gli Ayatollah iraniani ed Hamas sono in sostanza i terminali operativi di una strategia complessiva elaborata e manovrata dal Cremlino.

Massacri, bombardamenti, devastazioni di villaggi e città israeliane ed a Gaza sono soltanto funzionali ad spostare e a dirottare in Medio Oriente, come già sta avvenendo, attenzione strategica, schieramenti aero navali e gli armamenti destinati a coprire e sostenere la controffensiva ucraina che avanza verso il Donbass e la Crimea.

La radiografia dell’attacco palestinese, e quella di una temuta replica dal Libano da parte degli hezbollah, rivela molteplici esempi della guerra asimmetrica nella quale è specializzata l’intelligence russa.

Lo rileva con precisione in un commento per Formiche.net il Generale Giorgio Cuzzelli, docente di sicurezza internazionale e studi strategici all’Orientale di Napoli e alla Lumsa di Roma, secondo il quale “ é una riproposizione su larga scala dei principi asimmetrici seguiti da Samil Basaev (esperto militare russo di terrorismo russo) all’interno del contesto delle guerre cecene “.

Il paravento di Hamas ed Iran alle menti della guerra globale
Giorgio Cuzzelli

Un’altra traccia evidente della regia moscovita emerge dalla presenza di gruppi hacker, filorussi come Storm-1133, Killnet e Anonymous Sudan, che hanno colpito i siti del governo israeliano e di alcuni giornali.

Il contesto del tentativo di innescare una guerra globale attraverso l’esplosione del vulcano mediorientale e la contemporanea esclation dei golpe filo russi in Africa, presenta tuttavia una posizione distinta e distante dalla strategia russa e iraniana: quella della sostanziale neutralità della Cina che pur non condannando l’attacco di Hamas e avvantaggiandosi per la sovraesposizione americana, segue con preoccupazione l’impatto economico e commerciale del conflitto.

Con l’eccezione più scenografica che effettiva di Taiwan, che rientra tuttavia nella legittima rivendicazione territoriale della Cina, é una prova concreta che a differenza di Putin e degli Ayatollah iraniani, Xi Jinping non provoca conflitti che mettono a rischio la stabilità globale.

Mentre Tel Aviv sta decidendo fino a che punto spingere la reazione, consapevole che una “vendetta” spietata sconvolgerebbe l’opinione pubblica internazionale, ma allo stesso tempo che una reazione non adeguata alla gravità dell’attacco incoraggerebbe ulteriori blitz, le colonne di possenti carri armati Merkava di produzione israeliana stanno già lanciando un messaggio ai miliziani di Hamas ad arrendersi e consegnare gli ostaggi ed alla popolazione palestinese di mettersi in salvo.Il paravento di Hamas ed Iran alle menti della guerra globale

La vendetta totale, l’occhio per occhio, ”fa sì che si finisca con l’avere l’intero mondo cieco” sosteneva il Mahatma Gandhi.

La reazione più dura e risolutiva, un’azione combinata di intelligence e forze speciali dovrebbe essere volta ad eliminare non soltanto la struttura portante di Hamas, ma soprattutto la rete di sostegno iraniana e, cosa più difficile, le menti russe artefici di questa operazione di terrore globale. Menti pronte a replicare l’inferno di questi giorni. Il paravento di Hamas ed Iran alle menti della guerra globale

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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